"La pressione sugli arbitri italiani è la più forte al mondo. In quello siamo unici". Carlo Ancelotti, attuale tecnico del Bayern Monaco ma con un passato anche al Chelsea, Real Madrid e Psg, ha parlato del mondo arbitrale dopo le polemiche di quest'ultimo weekend in Serie A. "Di sudditanza non ho mai sentito parlare dopo l'ultima partita che ho giocato in Italia con il Milan – ha proseguito l'allenatore emiliano ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio 1 Rai – E' un vocabolo diventato fuori moda secondo me, a livello mondiale gli arbitri da quest punto di vista sono migliorati molto. Qui in Germania c'è un gruppo di arbitri molto giovane che fa qualche errore come è normale che sia, ma non hanno la pressione degli arbitri italiani. Favorevole all'uso della tecnologia? L'importante è che non complichi le cose, molte delle nuove regole che sono state messe hanno complicato la vita agli arbitri, se servirà per semplificare la vita ok, ma se si complica meglio lasciar stare".
BAYERN. "Qui mi trovo molto bene, mi piacerebbe tanto aprire un ciclo ma tutti sanno che la vita degli allenatori non può essere tanto lunga, soprattutto nelle squadre al vertice" ha aggiunto il tecnico di Reggiolo. "Basta guardare quello che è successo a Ranieri – ha aggiunto soffermandosi sull'esonero da parte del Leicester – Il nostro lavoro è legato ai risultati, quelli non li possiamo controllare".