Comincia invece nel peggiore dei modi il ciclo terribile dei partenopei

Scivolone Napoli, impresa Atalanta. Gli orobici passano 2-0 al San Paolo grazie alla doppietta di Caldara, giovane difensore promesso sposo della Juventus, e confermano di meritare con pieno merito un posto tra le nobili d'alta classifica, restando la quarta forza del campionato e ora ad appena tre punti dalla zona Champions. Comincia invece nel peggiore dei modi il ciclo terribile dei partenopei, attesi nel giro di 10 giorni dalla sfida con la Juventus in Coppa Italia, dall'impegno con la Roma in campionato e dalla gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League con il Real Madrid. I campani rimediano infatti la seconda sconfitta casalinga stagionale, la quarta del campionato, e vedono allontanarsi forse definitivamente la Juventus. Senza dimenticare Atalanta e Inter che reclamano spazio alle spalle.

Rispetto a quanto ipotizzato alla vigilia Sarri non rinuncia al tridente leggero composto da Insigne, Mertens e Callejon. Panchina per Pavoletti. Niente turnover anche nella linea mediana: confermato il centrocampo a tre con Zielinski, Diawara e Hamsik. In difesa invece riposa Koulibaly, al suo posto spazio dal 1' a Maksimovic. Dall'altra parte consueto 3-5-2 per Gasperini che si affida alla coppia d'attacco Petagna-Gomez.

Primo sussulto dopo appena 6' di gioco. Ghoulam affonda sulla sinistra, Caldara allontana il cross come può e Insigne con un tiro a giro colpisce in pieno la traversa. Passato il pericolo gli orobici attuano il loro piano partita, con due linee molto corte e compatte che non consentono ad Hamsik e compagni di trovare spazi per poter far male dalle parti di Berisha. La gara è molto bloccata e per i padroni di casa si fa ulteriormente in salita al 28', quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo Caldara di testa trafigge Reina per il vantaggio atalantino. La reazione del Napoli è rabbiosa e non tarda ad arrivare: Zielinski spara alto dalla distanza, poco dopo Mertens riceve palla dalla destra da Callejon ma spreca mandando di un soffio a lato il diagonale. L'undici di Gasperini risponde con un tentativo di Spinazzola, tra i più attivi, fuori misura. Sul finire del primo tempo Napoli sfortunato: la punizione di Mertens è perfetta ma termina la propria corsa contro la traversa, complice anche il provvidenziale intervento di Berisha.

In avvio ripresa i padroni di casa rischiano grosso. Buco di Maksimovic che spiana la strada a Petagna. L'attaccante dell'Atalanta calcia troppo centralmente e Reina può bloccare la sfera disinnescando la conclusione. Dopo l'ottimo finale di tempo il Napoli non riparte con lo stesso piglio nella seconda frazione e rischia di incassare in più occasioni il 2-0. Conti sugli sviluppi di un calcio d'angolo trova l'attenta risposta di Reina, al 10' è Albiol ad anticipare l'appostato Kurtic sul cross del solito Spinazzola. Sarri tenta di sparigliare le carte in tavola inserendo Milik al posto di Mertens e passando al 4-2-3-1. Al 19' proprio il polacco fa da sponda per Mertens. Berisha blocca senza problemi. Tre minuti dopo Kessiè, fin lì tra i migliori, rimedia il secondo giallo in tre minuti, lasciando in dieci i suoi. Nonostante l'inferiorità numerica però l'Atalanta ne ha di più. Spinazzola scodella in mezzo per Caldara che con un movimento da centravanti d'area trafigge Reina per la seconda volta. I padroni di casa si gettano in attacco più con la forza della disperazione che con un piano ben preciso. La rasoiata di Zielinki finisce di poco a lato, poi al 31' è Callejon a mancare il 2-1 di testa su cross di Ghoulam. Gli orobici tengono fino alla fine e confezionano l'impresa.

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