Grazie ad un Dybala in gran spolvero la Juventus supera l'Atalanta 3-2 nel gelo dello Stadium e si qualifica per i quarti di finale della Coppa Italia dove attendono la vincente del confronto fra Milan e Torino in programma domani. Prestazione dai due volti quella della squadra bianconera, dominati i primi 60 minuti con la Joya in campo e poi tanta sofferenza fino alla fine contro la verve dei giovani atalantini. Dybala è stato assoluto protagonista con un gol splendido, un assist al bacio per Mandzukic e una serie di giocate da applausi a scena aperta. Da rivedere il centrocampo, in difficoltà soprattutto dopo l'uscita di Marchisio. Di Pjanic su rigore l'altro gol bianconero, mentre per l'Atalanta a segno nella ripresa Konko e il 18enne Latte Lath. I ragazzi di Gasperini escono a testa alta dallo Stadium, con una prestazione di grande cuore ma anche di ottima caratura tecnica. Da segnalare nelle file bianconere i rientri di Bonucci e Pjaca, due pedine che saranno molto utili ad Allegri in questa seconda parte di stagione.
Allegri schiera una formazione inedita con Neto tra i pali, Lichtsteiner e Asamoah terzini, Barzagli-Rugani centrali. Hernanes regista con Marchisio e Rincon ai lati. Pjanic a ridosso della coppia Mandzukic-Dybala. Gasperini, senza più Gagliardini passato all'Inter, schiera Berisha fra i pali, Toloi, Caldara e Masiello in difesa con Conti e Spinazzola sulle fasce. Grassi e Freuler in mediana, Kurtic e D'Alessandro a sostegno dell'unica punta Petagna.
Atalanta subito propositiva con l'incursione di Grassi che impegna Neto in diagonale, seguita da un tentativo di Spinazzola deviato in angolo. Juve che fatica a trovare spazi e la giusta misura nei passaggi complice il pressing molto alto della squadra di Gasperini. Il più attivo nelle file bianconere sembra essere Dybala, che spesso arretra sulla trequarti alla ricerca di palloni giocabili. Juve vicinissima al vantaggio dopo un quarto d'ora: cross basso dalla destra di Lichtsteiner bucato da Caldara, deviazione di petto di Mandzukic da due passi con palla respinta dal palo. Dopo un tentativo da fuori di Marchisio di poco a lato, i bianconeri protestano per un contatto in area fra Toloi e Dybala molto sospetto. La Joya però fa letteralmente esplodere lo Stadium al 22' quando sblocca il risultato con uno splendido sinistro al volo dal limite su assist di Mandzukic, nulla da fare per Berisha. L'Atalanta prova a reagire subito con un sinistro di Petagna dal limite, centrale per Neto. La Juve è però micidiale quando attacca e al 33' arriva il raddoppio: splendida combinazione fra Mandzukic e Dybala, la Joya serve il croato in area che a due passi da Berisha non sbaglia. Prima dell'intervallo Mandzukic sfiora anche la doppietta personale prima con un potente destro da dentro l'area di poco alto, poi con una deviazione sottomisura su assist di Dybala ciccata malamente.
Nel secondo tempo Allegri fa rifiatare Marchisio inserendo Sturaro, nell'Atalanta subito in campo Konko per Kuertic. Con il risultato al sicuro, la Juve si limita a controllare senza disdegnare di offendere appena se ne presenta l'occasione. Dopo 60' di altissimi livello Allegri manda a fare la doccia Dybala, standing ovation per l'argentino, al suo posto si rivede finalmente Pjaca. E' proprio il giovane croato dopo pochi minuti ad innescare un'azione che si conclude con un gran destro di Rincon dal limite che Berisha sventa con l'aiuto della traversa. L'Atalanta non si arrende e al 71' accorcia le distanze con un gran destro al volo dal limite del neo entrato Konko che sorprende Neto. La Juve impiega però due minuti a ristabilire le distanze: Lichtsteiner si procura di esperienza un rigore che Pjanic trasforma con freddezza. I ragazzi di Gasperini non ne vogliono proprio sapere di alzare bandiera bianca e subito dopo sfiorano di nuovo il gol con Konko, complice un rinvio errato di Neto. Rete che arriva all'80' ad opera del giovanissimo Latte Lath con una deviazione sottomisura su assist dalla destra di Conti. Allegri prova a correre ai ripari inserendo il rientrante Bonucci al posto di Pjanic e passando al 3-5-2.
Il finale è tutto di marca atalantina, con Petagna che impegna Neto con un sinistro dal limite. Di Pjaca l'ultimo sussulto con un destro deviato in angolo da Berisha. Al triplice fischio finale Allegri può tirare un sospiro di sollievo, inspiegabile ancora una volta il black out della ripresa dopo aver messo al sicuro il risultato nel primo tempo.