Il tecnico sulla sfuriata in campo che lo ha visto protagonista dopo la sconfitta nella sfida di Supercoppa
Quello di Doha "è stato uno sfogo normale, non c'entra niente col mio futuro. Sono due cose completamente separate". Così Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, tornando sulla sfuriata in campo che lo ha visto protagonista dopo la sconfitta nella sfida di Supercoppa. "E' stato semplicemente lo sfogo di un allenatore che tiene in modo particolare al lavoro, soprattutto", ha chiarito il tecnico in conferenza stampa alla vigilia del match con il Bologna. "Dopo tante volte in cui ho elogiato i ragazzi per quello che hanno fatto e stanno facendo, una volta, consentitemelo. In una partita del genere – ha proseguito Allegri – ci può stare perdere, si possono trovare quelli che sono più bravi di noi o che in quel momento si dimostrano più bravi di noi. Ma dopo 35 minuti siamo usciti dalla partita, abbiamo avuto una gestione della partita sbagliata. La partita aveva una sua importanza, era un trofeo da portare a casa. L'andamento dopo 35 minuti è stato un andamento che mi ha fatto molto arrabbiare", ha aggiunto il tecnico bianconero ribadendo che "sto bene e sono contento alla Juventus, spero di rimanere il più a lungo possibile".
– "Se sento intorno di avere la mia Juve? "La sento, è normale", ha assicurato il tecnico. "Ma nell'arco di una stagione è impensabile che tutto vada bene. Ci sono dei momenti o delle partite in cui le cose vengono approcciate in modo sbagliato. Quattro giorni prima della Supercoppa la squadra aveva battuto la Roma facendo una partita tosta, aveva vinto il derby, venivamo da un periodo positivo. Alla fine il periodo è molto positivo. Non è che ci sono crepe o altre cose perchè c'è stato il mio sfogo, e – ha proseguito – credo sia stato legittimo vista l'importanza della partita. Ci sono state molte altre volte in cui ho elogiato la squadra. La Juventus domani deve pensare al cammino che la porterà a vincere lo scudetto ed entrare nella leggenda" "Difficilmente può ricapitare che rivinci cinque Scudetti e poi lotti per il sesto. Quest'anno abbiamo l'occasione e non c'è via d'uscita", ha evidenziato Allegri. Quanto alla Champions "è una cosa particolare. Abbiamo il Porto che è una squadra abituata a giocare la Champions e la tradizione è una cosa che si fa sentire e può pesare. Quindi bisogna farsi trovare pronti e nelle migliori condizioni per passare il turno, che non è così scontato. Ma adesso – ha aggiunto il tecnico bianconero – abbiamo un mese e mezzo per pensare al campionato e alla Coppa Italia".
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