I bolognesi colgono tre punti all'Adriatico per provare a uscire dalla crisi
Nella sfida tra disperate, con il Bologna che nelle precedenti 10 gare aveva totalizzato solo 7 punti e il Pescara che non ha mai vinto in stagione, si risolleva solo la squadra di Donadoni. Tre punti all'Adriatico per uscire dalla crisi e lasciarci con la testa fino al collo il team di Oddo che mantiene la maglia nera di tutti i campionati d'Europa al termine di una prestazione imbarazzante. Un successo costruito nel primo quarto d'ora dagli emiliani e legittimato dopo, in una gara senza storia con i padroni di casa che si liquefanno come neve al sole e lasciano praterie ai rivali che altro non aspettavano.
Dopo solo 6' il primo gol del Bologna: complice la distratta e sempre maldestra difesa del Pescara, Masina si inserisce dalle retrovie e batte di testa Bizzarri. Non c'è reazione apprezzabile per il Pescara e la mazzata arriva al 16' quando per un pericoloso intervento a gamba tesa viene espulso Verre. Abruzzesi in 10 e partita che diventa un monologo bolognese, con Dzemaili, Destro e Masina che sfiorano il raddoppio che però arriva lo stesso al 40'. Lo segna lo svizzero promesso sposo in Mls: Dzemaili prende palla all'altezza dei 18 metri e tira in porta con la complicità di una deviazione di Campagnaro, la palla si insacca all'incrocio e per gli abruzzesi è notte fonda.
Nella ripresa arriva il tris all'11' quando Crescenzi atterra ingenuamente Destro in piena area. Rigore che trasforma Krejci, al primo gol in A. Singolare che tutte e 8 le reti segnate dal Bologna in trasferta portino firme diverse: Taider, Verdi, Destro, Helander, Pulgar e oggi Masina, Dzemaili e Kreijci. Gara in ghiaccio, Bologna che evita di infierire e contestazione all'Adriatico: la panchina di Oddo ora è in bilico.
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