Infantino: Lavoro alla riforma e al Mondiale a 48 squadre

"Voglio riportare il calcio al centro" ha detto alla Gazzetta dello Sport il numero uno del calcio mondiale

"Voglio riportare il calcio al centro. Sto lavorando alle riforme": in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Gianni Infantino, presidente della Fifa, ha illustrato quelli che sono i suoi progetti a breve e media scadenza. A un anno dalla sua elezione, Infantino continua ad avere in testa il Mondiale a 48 squadre: "Un evento sociale che cambia le nazioni e dà il sorriso ai popoli", ha spiegato. "In una partita secca può succedere di tutto. Se le grandi rischiano è perché se lo sono meritato". E se i club storceranno il naso, pazienza: "Capiranno che è utile anche per loro. I tifosi africani e asiatici vedono i loro giocatori e poi li seguono nei club. Ma dovremo coinvolgerli di più nella Fifa".

Le novità non sono finite. Allo studio c'è anche il Mondiale per club: "Quello di oggi ha una formula complicata, poco coinvolgente. D'estate, dal 10 al 30 giugno, ecco i 32 migliori club del mondo. Meglio tournée stancanti, aerei, fusi o un torneo?". Infantino ha anche parlato del Var, ovvero della moviola in campo: "Chi aveva paura che il bar sport finisse è servito: si discuterà sempre. Seriamente: ero scettico ma ho detto proviamo. Ora non ne vedo la negatività, In Russia? Ci lavoriamo, credo che i campionati la utilizzeranno dalla prossima stagione".