"Noi giocheremo per vincere la partita. A Fink basterebbe un punto? Lui si accontenta, noi no, le nostre intenzioni sono queste". Luciano Spalletti, allenatore della Roma, chiarisce sulle motivazioni dei giallorossi in vista della sfida di Europa League di domani sera in casa dell'Austria Vienna. L'andata dell'Olimpico si concluse 3-3, con gli austraci capaci di rimontare due reti negli ultimi minuti. "Quella partita ci ha insegnato molte cose. Gli errori fatti in quella maniera bisogna ricordarli e far sì che non ricapitano", ha chiarito il tecnico.
Spalletti ha assicurato di vedere "una Roma molto cresciuta negli ultimi tempi. I numeri possono anche non confermare, dipende da che occhi si guardano. Però – ha sottolineato – sento, anche a fine partita di Empoli, che i calciatori respirano una aria differente. Non accettano di non vincere una partita come quella giocata, diventa quasi un ringhiare, andando poi ad analizzare le motivazioni della non vittoria. Non accettano più la mancata vittoria dopo una prestazione come quella di domenica. E' una crescita di gruppo. Non appartiene solo ai giocatori, che ce l'hanno nel dna". Riguardo il possibile impiego di Gerson e Iturbe in avanti, Spalletti non si è sbilanciato: "Loro sapranno già metà formazione perché sarà quella, dove ho un giocatore in più preferisco non dire chi gioca. Me lo tengo fino a domani sera". Quanto alle condizioni di Strootman, "farà parte dell'11 di partenza – ha informato Spalletti – è uno di quei giocatori che ha questa qualità, il non volerci stare quando le cose non vanno bene. In un club come il nostro la sua presenza è importante. Altrettanto importante è per la società prendere in considerazione di continuare con un professionista forte come lui".