"A costo di essere masochista, mi piacciono. Mi stimolano. Se non le accettassi, dovrei smettere di lavorare. Mi stizzisco quando toccano certi argomenti: ho 22 anni di carriera alle spalle, penso di aver dimostrato qualcosa". Dopo la grande prestazione in Champions League il portiere della Juventus Gianluigi Buffon è tornato a parlare delle recenti critiche ricevute dopo gli errori in nazionale e nella partita con l'Udinese.
"L'ultima stagione buona non l'ho fatta tre anni fa: sono stato protagonista dell'Europeo, dentro e fuori dal campo. Per cui stiamo un po' calmi – ha sottolineato in un'intervista rilasciata al 'Corriere della Sera' – Come considero la prestazione di Lione? Normale. Io gioco per dimostrare di essere diverso dagli altri: a 38 anni posso fare delle cose che gli altri non hanno mai fatto. Questa è la mia sfida". Per il futuro invece Buffon ammette che "un ruolo di allenatore con la sua quotidianità non mi piacerebbe. Un ruolo da c.t. invece non lo escluderei a priori – ha rivelato – mi rimarrebbero le emozioni del campo, ma anche un po' di libertà per dedicarmi ad altre cose".
Il portiere bianconero ha poi raccontato un aneddoto di sabato scorso. "Vincevamo 2-1 con l'Udinese e a 15' dalla fine si avvicina Perica e mi dice: 'Ti faccio gol'", ha rivelato Buffon che ha poi riposto ironicamente "Guarda che me lo stanno facendo tutti, se vuoi far notizia non segnare! E mentre lo dicevo, ridevo come uno scemo – ha concluso – E pensavo: meno male che sono così e mi aggrappo alla follia per uscire da certi momenti".