Dopo aver giocato per una buona mezz'ora alla pari gli abruzzesi cedono nel secondo tempo

Minuto 34, Caprari salta Bastos che lo atterra ingenuamente in area. L'arbitro non ha dubbi e concede un calcio di rigore per il Pescara. Memushaj si presenta sul dischetto ma calcia malamente mandando il pallone a lato. E' questo l'episodio in cui 'gira' la partita dell'Olimpico con la Lazio. Dopo aver giocato per una buona mezz'ora alla pari gli abruzzesi cadono infatti nella ripresa sotto i colpi dei biancocelesti, che trionfano 3-0 e ritrovano un successo che mancava dall'esordio in campionato. Per la squadra di Oddo invece brusco passo indietro dopo le buone prove contro Napoli e Inter.

Inzaghi, costretto a fare a meno in mezzo al campo di Biglia, ridisegna la sua Lazio schierando un 3-5-2 con Djordjevic e Immobile riferimenti offensivi. Lulic e Felipe Anderson agiscono sugli esterni, mentre la cerniera centrale è composta da Milinkovic-Savic, Cataldi e Parolo. Dalla parte opposta Oddo punta su un 4-3-2-1 con Verre e Benali nelle vesti di suggeritori per l'unica punta Caprari. Dopo un'iniziale fase di studio la gara si accende al 27': spunto di Immobile sulla sinistra, l'attaccante trova lo spazio per concludere ma Bizzarri chiude lo specchio della porta e, complice l'aiuto del palo, salva i suoi. Sul corner occasionissima per i padroni di casa. Bizzarri risponde presente al colpo di testa di Milinkovic-Savic, la palla finisce a Parolo che da due passi di testa fallisce incredibilmente un semplice tap-in mandando sopra la traversa. Il Pescara non si scoraggia e tenta di rispondere soprattutto in contropiede. E non a caso al 34' si procura il già citato rigore, che Memushaj fallisce malamente. Gli ospiti non accusano il colpo anzi sfiorano il vantaggio al 41' con un tiro da fuori di Cristante e un minuto dopo con un'iniziativa di Caprari. Dietro però la squadra di Oddo concede, e non poco. Al 44' Felipe Anderson con una conclusione velenosa costringe Bizzarri al miracolo, un minuto dopo Immobile lavora bene un pallone dello stesso Anderson ma trova sulla sua strada la provvidenziale opposizione di Campagnaro.

Nella ripresa, come spesso accaduto nelle prime uscite, il Pescara cala alla distanza lasciando campo aperto alla Lazio. Bizzarri riesce ancora a tenere a galla i suoi immolandosi sul tiro di Djoprdjevic, servito davanti al portiere da Lulic, poi tocca a Verre sostituire il proprio portiere sulla conclusione di Immobile respinta sulla linea. Poco prima gli abruzzesi avevano impensierito non poco i padroni di casa con l'ennesimo spunto interessante di Caprari, il cui cross non era stato capitalizzato né da Verre né da Manaj. I biancocelesti continuano a premere e al 22' passano in vantaggio con il colpo di testa di Milinkovic-Savic, bravo a vincere il duello aereo con Zampano e a capitalizzare la pennellata dalla destra di Felipe Anderson. Neanche il tempo di reagire che il Pescara incassa il raddoppio. Sul calcio d'angolo di Cataldi Radu sbuca sul primo palo e trafigge Bizzarri. Gli ospiti sono alle corde e al 31' subiscono anche il terzo gol, in meno di dieci minuti. Il neoentrato Keita fa quello che vuole sulla destra, crossa in mezzo per Immobile che questa volta non sbaglia segnando il 3-0 che manda i titoli di coda sulla partita.
 

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