La squadra di Sarri, schiacciata dagli abruzzesi nel primo tempo, ha dovuto recuperare due gol
Non è stata una passeggiata di salute, quella del Napoli, che deve già inseguire Juventus e Roma. La squadra di Sarri, schiacciata dal Pescara nel primo tempo, ha dovuto infatti recuperare due gol e scrollarsi di dosso la paura di un debutto con annessa brutta figura. E' stato Mertens a realizzare la rimonta partenopea con una doppietta 'provvidenziale' che ha rovesciato gli equilibri della partita. La formazione di Oddo, infatti, ha messo insieme una prestazione superiore alle attese per quasi un'ora e poi ha dovuto e saputo soffrire per non finire schiacciata dalla superiorità tecnica dell'avversario. Il pareggio per 2-2, in fondo, ha rispecchiato ciò che si è visto sul campo.
FALSO NUEVE. A sorpresa, dopo appena 8 minuti il Napoli si è trovato sotto di un gol per merito di Ahmad Benali. L'attaccante inglese, naturalizzato libico, ha sfruttato alla perfezione un assist di Verre, beffando sul filo del fuorigioco un lentissimo Koulibaly. Il Pescara, tra l'altro, avrebbe potuto immediatamente raddoppiare al 10' se Reina non avesse compiuto un mezzo miracolo per neutralizzare la conclusione di Biraghi, entrato allegramente nell'area partenopea. E' stata proprio la fragilità difensiva della squadra di Sarri a stupire, tanto che il Pescara ha sfiorato la seconda rete ancora con Verre (stoppato da Albiol: 27') prima del gol di Caprari (35'), in capo a una bella azione che ha visto il velo di Benali e la stoccata centrale dell'ex giallorosso, schierato da 'falso nueve'. Un uno-due stordente.
CENTROCAMPO FRAGILE. Il Napoli è sembrato ancora lontano dalla forma migliore e, soprattutto, orfano di Gonzalo Higuain. Il gioco ha faticato a decollare, il centrocampo si è mostrato fragile sia in fase di interdizione sia in fase di costruzione. Nel primo tempo, Bizarri non ha dovuto compiere nemmeno un intervento e i partenopei hanno messo insieme appena una conclusione a lato di Hamsik dopo 3 minuti e un tiro al volo spettacolare di Cellejon (11'). Troppo poco.
OCCHIATACCIA. Nella ripresa, però, il Napoli ha reagito con un approccio diverso alla gara e con una predisposizione maggiore all'aggressività. Soprattutto, con due cambi in contemporanea, dopo 8 minuti: Milik e Mertens per i deludenti Gabbiadini e Insigne. Proprio Mertens al 15' ha riaperto il match con un destro dal limite dell'area, il segnale che qualcosa era cambiato nella formazione di Sarri. Il belga ha festeggiato la rete lanciando un'occhiataccia alla panchina. Manco il tempo di domandarsi a chi fosse rivolto quello sguardo carico di veleno e lo stesso Mertens ha confezionato il pareggio (18'), complice un doppio liscio della retroguardia abruzzese.
PROTESTE. Molto ha fatto discutere l'episodio del 34', quando Zielinski – subentrato ad Hamsik – è caduto in area colpito da un intervento a gamba tesa di Zuparic: subito l'arbitro Giacomelli ha concesso il rigore, poi è ritornato sulla sua decisione tra le proteste dei partenopei. Al 38' si è acceso Milik ma ha trovato Bizzarri sul suo sinistro velenoso. Il resto è stata solo battaglia a metà campo.
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