Apre le marcature Khedira, nel secondo tempo dentro il Pipita per Mandzukic. Viola in gol con Kalinic

Alla prima palla toccata, alla prima zampata, alla prima incursione in area dopo appena nove minuti della sua partita cominciata al 21' del secondo tempo, Gonzalo Higuain ha regalato la vittoria alla Juventus. E' stato un lampo, un colpo di biliardo che ha steso la Fiorentina, capace di riacciuffare i campioni d'Italia dopo una lunga serie di tormenti e tanti spaventi. Il Pipita ha legittimato attese e chiacchiere, persino la spesa astronomica, confezionando tre punti preziosi per cominciare il campionato in maniera diversa da un anno fa. La supremazia bianconera è stata netta, d'accordo, pero' non c'e' stata quella differenza che alla vigilia in molti preventivavano. Ad esempio, la squadra di Massimiliano Allegri ha ancora preso gol, stavolta su una palla inattiva, e la debolezza della difesa – sempre bucata in stagione – non è solo da attribuire al reparto arretrato semmai all'incompletezza del centrocampo privo di Pjanic, Marchisio e del sostituto di Pogba. Manca un po' di filtro e mancano le verticalizzazioni, ma siamo al pelo nell'uovo.

IMBARAZZANTE. L'inizio della Juventus è stato comunque dirompente, in linea con le aspettative. Dopo meno di un minuto Dybala ha avuto a disposizione un calcio piazzato dal limite (scaraventato contro la barriera) e dopo 4 Khedira ha avuto la chance per sbloccare il risultato, solo davanti al portiere che aveva appena 'sciabattato' un rinvio proprio sui piedi del tedesco. Conclusione che è finita incredibilmente sopra la traversa. E poi c'e' stata una supremazia territoriale quasi imbarazzante, con la Fiorentina incapace di mettere il naso oltre la metà campo, aggredita, asfissiata dai campioni d'Italia che però, con il trascorrere dei minuti, sembravano aver smarrito la loro icisività, sollevando l'impazienza dei tifosi in attesa della goleada. Poi, però, è arrivata la rete di Khedira (36': capocciata impressionante su cross di Chiellini) a sbriciolare qualsiasi ipotesi di sorpresa e a riportare il match nei binari di una recita a soggetto. Perché dalla stoccata del tedesco in avanti i bianconeri hanno costruito prima dell'intervallo altre due opportunità per chiudere la partita con largo anticipo, una con Dybala, l'altra con Alex Sandro. Nel mezzo la protesta per un mani di Gonzalo Rodriguez in area, giudicato involontario dall'arbitro Massa.

LA DIRETTA Higuain entra e segna dopo 9': Juventus batte Fiorentina 2-1

NUMERI.  La Fiorentina e' stata ordinata e niente di più. Kalinic e' stato abbandonato al suo destino, Ilicic l'ha strusciata pochissimo, il baby Chiesa – preferito a Giuseppe Rossi –  non l'ha mai vista, nel mezzo hanno tafferugliato Badely e Vecino. Deludente Bernardeschi, che sulla fascia destra non ha saputo creare grattacapi. Insomma, ci sarebbe voluto altro per frenare la Juventus, e di sicuro l'assenza pesante di Borja Valero non ha aiutato Paulo Sousa. Se la Viola è perfettibile, i campioni d'Italia senza Pjanic e Higuain – inizialmente in panchina – e senza un rinforzo a centrocampo, vanno  considerati comunque fortissimi. Anche perché Asamoah è un giocatore recuperato e Lemina è cresciuto rispetto alla scorsa stagione, mentre Khedira è parso già in ottima forma. Dani Alves ha circoscritto i numeri da circo a qualche colpo di tacco ma si è molto applicato tatticamente, un dettaglio che deve aver soddisfatto Allegri: in fondo, l'ex Barcellona non ha bisogno di stupire.

IL PIPITA. Nella ripresa con Tello e Sanchez al posto di Chiesa e Badelj la Fiorentina ha provato a uscire dal guscio, anche se la Juventus si è un po' incartata su se stessa e ha esagerato a sfruttare sempre e solo le corsie orizzontali, faticando a trovare la verticalità nelle giocate. Così la manovra è diventata più prevedibile e la pericolosità bianconera si è affievolita. Sarà per questo che intorno al ventesimo Allegri ha inserito Higuain, una scossa elettrica al match. A fare spazio al Pipita è stato Mandzukic, tanto votato all'impegno quanto incapace di tirare in porta. Ma quando veniva facile immaginarsi un altro scatto in avanti bianconero è giunto il pareggio della Viola, con una zuccata di Kalinic e con Alex Sandro colpevolmente in ritardo nell'elevazione. L'illusione che qualcosa potesse essersi rotto e' durata un istante, per la precisione 4 minuti, perché Higuain ha castigato Tatarusanu infilando la palla tra palo e portiere, da posizione quasi impossibile. Un capolavoro chirurgico. Il colpo di un fuoriclasse.

 

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