Nazionale, Ventura: Io ct? Oggi è tutto uguale a ieri

Situazione in stand by per il tecnico del Toro. Tavecchio rimane sul vago: "Ci sono 4-5 nomi in ballo"

"La situazione di oggi? E' uguale a quella di ieri". Giampiero Ventura è in stand by, aspetta che si sbrogli la matassa del ct azzurro. Matassa che il presidente federale, Carlo Tavecchio, ha di nuovo ingarbugliato. Come? Così: "La persona che secondo me dovrà andare in Nazionale dovrà avere la massima esperienza e competenza. I nomi sono ristretti a 4 o 5, prima di andare all'Europeo diremo chi saranno i responsabili". Testuale, il numero uno di via Allegri.

Un passo indietro? Sicuramente non uno avanti: "La fretta è cattiva consigliera", la puntualizzazione di Tavecchio. "Situazione non semplice, stiamo cambiando un certo metodo di lavoro con le Nazionali", la puntualizzazione della puntualizzazione. Morale della favola: fino a giugno, verosimilmente entro la prima settimana, non se ne farà niente, anche se in questi giorni assolati i federali e Marcello Lippi, dt in pectore, agiscono sotto traccia. Il nodo verrà sciolto prima che la comitiva azzurra si imbarchi alla volta del ritiro di Montpellier: un impegno preso ufficialmente che verrà rispettato.

Ventura è a Bari in attesa di una chiamata ufficiale, ma con Lippi ha già avuto contatti e abboccamenti telefonici. I due "vecchietti" del calcio italiano sono in sintonia, il piano di lavoro sarebbe inizialmente biennale, la ristrutturazione del settore tecnico completa. La Nazionale non va fatta ma rifatta dopo che Antonio Conte l'avrà riconsegnata post Europeo di Francia. Dell'attuale gruppo, molti giocatori non saranno più convocabili per usura e/o raggiunti limiti di età, il serbatoio di talenti ha la spia rossa della riserva accesa da un pezzo.

Ventura viene considerato un allenatore perfetto per questa operazione di rinascita, le alternativa continuano a essere Vincenzo Montella – che però non corrisponde all'identikit tracciato da Tavecchio, almeno per quanto concerne l'esperienza – e Gianni De Biasi, attualmente impegnato con l'Albania.

Dunque, tre nomi e non quattro o cinque, anche perché all'orizzonte non si profilano pretendenti a sorpresa o candidature sui generis. Tavecchio può anche aver scelto la strada tortuosa di gettare un po' di fumo e confondere le idee per poter lavorare tranquillo all'accordo con Ventura. Quello che lega Lippi alla Federcalcio è invece da considerarsi cosa fatta. Tutto questo mentre Conte a Coverciano a cominciato la sua ultima missione alla guida dell'Italia, chiedendo ai giocatori "di sognare". E non solo a loro.