Succede di tutto a San Siro tra il Milan e il Frosinone. Alla fine il tabellone dice 3-3, dopo una partita passata sulle montagne russe. Paganini apre le danze al 2', Kragl raddoppia al 44', Balotelli sbaglia dal dischetto in avvio di ripresa, poi Bacca segna l'1-2 al 50' e Dionisi firma il tris 5' dopo. Antonelli, appena entrato, firma il 2-3 al 74' e Menez pareggia dal dischetto al 91'. Infine, traversa di 'Super Mario' a un secondo dal gong. Sarebbe stata la beffa per gli ospiti, che hanno letteralmente giocato con il cuore in mano. Un punto che serve a poco al Frosinone, a -4 dal terzultimo posto dopo le vittorie di Palermo a Carpi.
Il Milan, invece, si fa scavalcare dal Sassuolo e ora è settimo. Gli ultras sono infuriati. Brocchi dà una chance a De Sciglio in difesa. Bacca e Balotelli in avanti con Honda alle spalle. Stellone replica con Daniel Ciofani e Dionisi come tandem d'attacco. La partita si mette subito in salita e, dopo due minuti, il Frosinone serve Paganini in tre passaggi e il centrocampista con un destro sorprende Donnarumma. Secondo gol in stagione per lui. Poi sbavatura del baby portiere rossonero che in uscita perde la palla per un attimo nell'area piccola. San Siro non ci sta e fischia i ragazzi di Brocchi. Allora, arriva la reazione di orgoglio al 18': Bacca si trova la palla fra i piedi in area, Sammarco ci mette lo stinco davanti alla porta e la palla schizza fuori dopo un flipper impazzito. Minuto 24, altra occasione per i rossoneri: il colombiano cincischia un po', poi tira in porta ma Matteo Ciofani e Ajeti in scivolata scacciano via la paura. Poco dopo corner da destra di Honda a girare in area, Paganini rischia l'autogol di schiena e Bardi vola per metterla in angolo. Al 28' Balotelli ci prova con un missile da una trentina di metri, il portiere si distende e allunga la palla sul fondo. Passano tre minuti e Kucka, servito da José Mauri, si fa stregare da un Bardi che sembra insuperabile. I rossoneri continuano a collezionare calci d'angolo ma non riescono a trovare il gol. Anche al 33' il portiere, che sente aria di derby visto che è di proprietà dell'Inter ed è in prestito a Frosinone, fa un prodigio e smanaccia sulla riga sull'inzuccata da due passi di Alex. Non è finita, perché al 39' 'Super Mario' spedisce la palla sulla testa di Bacca, che salta da solo in area ma appoggia fuori da posizione invitante. Poi ci prova Honda, ma Bardi dice ancora di no. E la doccia fredda per il Milan arriva al 44' con una bordata di Kragl con una punizione da 25 metri che s'infila nell'angolino, con Donnarumma in ritardo, per il 2-0 clamoroso del Frosinone. Brocchi si mette le mani in faccia e partono i cori di San Siro: "Andate a lavorare, andate a lavorare".
La ripresa inizia con la contestazione della Curva Sud. Poi al 47' Russo devìa con il braccio una palla calciata da fuori e Massa concede il rigore al Milan. Balotelli si presenta sul dischetto e si fa ipnotizzare da Bardi. Che è bravo anche su Alex da fuori ma si fa sorprendere da Bacca al 50'. Cross da destra di Abate, la palla finisce sotto le braccia del portiere e il colombiano segna l'1-2.
Gol numero 16 in campionato per Bacca. Ma non c'è pace per il Milan, perché al 55' Dionisi scappa ad Alex e con un diagonale supera ancora una volta Donnarumma per l'1-3 frusinate. Ancora Honda mette in rete ma c'è la bandierina alzata per un fuorigioco fischiato a Balotelli. La Curva Sud continua a intonare cori contro la squadra, l'a.d. Adriano Galliani e, al 60', rivolta idealmente a Silvio Berlusconi, "Devi vendere". Brocchi butta nella mischia Luiz Adriano per Honda, Stellone inserisce Pryyma per Crivello. Poi Antonelli prende il posto di Abate e, dopo pochi secondi, al 74' con una rovesciata da centravanti firma il 2-3 da due passi. Al 90' succede l'impensabile: cross di Antonelli da sinistra, Pryyma allarga il braccio sul tiro di Balotelli in area e Massa concede il rigore.
Menez si presenta sul dischetto e non sbaglia. È 3-3 e 'Super Mario' nel finale manda sulla traversa la palla della vittoria che sarebbe stata clamorosa. Un punticino per il Milan in un San Siro infuocato di rabbia, un punto che serve a poco al Frosinone.