Leicester, Ranieri nella storia dei bookmaker: batte alieni

Domani potrebbe essere il grande giorno se le Foxes battono lo United. I tecnici di serie A si schierano col collega

Domani potrebbe essere il grande giorno, quello che potrebbe completare una futura leggenda: il piccolo Leicester alla conquista della Premier League. A Manchester, contro lo United, il primo match ball per conquistare una storica premier. Il Leicester, a +7 dal Tottenham, di Claudio Ranieri deve vincere. Non un risultato facile, ma la città – 285 mila abitanti nelle Midlands Orientali – prepara la festa e si colora di blu. Come LaPresse abbiamo lanciato l'hashtag #siamotuttiranieri.

I BOOKMAKER. Nessun precedente come quello del Leicester. Il prodigio della squadra di Ranieri, a un passo dal titolo di campione d'Inghilterra, ha messo in subbuglio i bookmaker sia per la ragguardevole somma che dovranno pagare agli scommettitori, sia perché non è mai esistita finora una squadra o un atleta che abbia ribaltato un pronostico a tale coefficiente di difficoltà. Nove mesi fa, la vittoria delle Foxes in Premier League era bancata a 5000 volte la posta: mai, nella lunghissima storia dei bookmaker inglesi, un "underdog" del genere si è poi rivelato vincente. Negli almanacchi dei quotisti figurano altre imprese straordinarie, eppure lontanissime da quella del Leicester: la vittoria della Grecia agli Europei del 2004, ad esempio, era offerta a quota 150,00, così come il successo di Goran Ivanisevic a Wimbledon nel 2001. In Serie A, a fine ottobre, la Juventus era a 11 punti dalla vetta, con minime possibilità di recuperare lo svantaggio e vincere lo scudetto: anche questo un traguardo portato a termine, ma che dopo il ko con il Sassuolo era offerto "appena" a 6,00. In realtà – spiega Agipronews –  per rendere bene l'idea bisogna dare un'occhiata alle scommesse più assurde e bizzarre aperte dai quotisti. Qualche settimana fa, un bookmaker italiano offriva a quota 500 la nomina di Silvio Berlusconi o Claudio Lotito alla guida della Nazionale. Ancora più fervida la fantasia dei quotisti d'oltremanica: le prove dell'esistenza degli alieni entro due anni si giocano a 100,00, e sempre alla stessa quota c'è il Nobel per la letteratura a Katie Price e quello per la pace a Donald Trump. E se non bastasse, occhio alla scommessa sul prossimo Papa, con Bono degli U2 a 1000,00, e a Kim Kardashian presidente Usa entro il 2020, a quota 2000,00 riferisce Agipronews. Eventi al limite del possibile, e forse anche oltre, ma mai come quello che ha fatto il Leicester.

COMPLIMENTI DI MANCINI. Intanto, anche i tecnici di Serie A si schierano con il mister romano. "Si parla molto del Leicester, penso ormai sia fatta e questo è un bene per gli allenatori italiani. Non è facile vincere la Premier, sopratutto con il Leicester, sono contento per Ranieri"Così Roberto Mancini, allenatore dell'Inter, nella conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro la Lazio.  "Questa è la bellezza del calcio, è necessario esaltare queste imprese. Come la storia del Crotone e del Frosinone. In inghilterra può succedere, trovando tutte le situazioni giuste, ma in Italia non credo possa accadere", ha detto ancora Mancini. "Credo sia una questione tattica, in Inghilterra tutti giocano allo stesso modo e il Leicester ha trovato una stagione straordinaria di alcuni giocatori e quando ti trovi lì… Al contrario, invece, vedi l'Aston Villa che è retrocesso. E' successo anche ad altri club nel passato come il Blackburn o il Nottingham Forest che ha addirittura vinto anche due Coppe dei Campioni negli anni '70. Siamo felici per il Leicester, la mia ex squadra, e come ho detto Ranieri se lo merita", ha dichiarato Mancini. 

IL TIFO DI ALLEGRI. "E' a un passo dal vincere la Premier, gli faccio un grosso in bocca al lupo perché lo merita". Così il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Carpi parlando del Leicester di Ranieri. "Hanno fatto e stanno facendo una stagione a dir poco straordinaria – ha proseguito – E' la dimostrazione che gli allenatori italiani sono molto validi ed è difficile trovarne di migliori".