"Le motivazioni non possono cadere, ci sono 21 punti, dobbiamo combattere fino alla fine anche quando le cose non vanno bene". Il terzo posto, dopo la sconfitta interna contro il Torino, sembra ormai fuori portata per l'Inter, ma Roberto Mancini non intende alzare bandiera bianca. "Champions sfumata? Finché ci sono punti a disposizione, non possiamo pensarlo", ha spiegato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Frosinone. "Dobbiamo pensare che è molto difficile, chiaramente, che la Roma perda otto punti in 7 giornate. Ma finché c'è una piccola speranza, dobbiamo pensare di potercela fare. Siamo professionisti, dobbiamo esserlo fino in fondo, siamo un grande club". "Le difficoltà in trasferta? Abbiamo fatto qualche errore di troppo, non abbiamo avuto la continuità avuta all'inizio, sarebbe ora di tornare a vincere in trasferta", ha aggiunto Mancini.
Il tecnico ha analizzato le ragioni dietro i tanti punti persi dalla squadra nerazzurra: "Ci sono momenti della stagione in cui le cose vanno male. Abbiamo perso troppi punti in casa, cosa che all'inizio non abbiamo fatto, in gare dove sinceramente non meritavamo di perdere e forse nemmeno di pareggiare. Ma quando c'è da ricostruire – ha aggiunto – forse si pensa di farlo in meno tempo, invece ce ne va di più. Purtroppo abbiamo pagato gli errori troppo cari. Però sia consapevoli di essere sulla buona strada, forse abbastanza lontani. Ma 21 punti a disposizione sono tanti". "Se mancano giocatori di personalità? Siamo stati per metà campionato in testa alla classifica, vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto e costruito", ha osservato il tecnico. "Dobbiamo avere più forza nei momenti difficili ma questo si migliora col lavoro e con più tempo, bisogna avere pazienza".
Sulle condizioni di Jovetic, il mister jesino ha chiarito: "Sta bene, si è allenato quasi sempre ed è disponibile per domani. Spero possa rifarsi in queste ultime settimane dopo essere stato fermo per scelta tecnica e per problemi fisici". "Perché abbiamo perso tanti punti nei finali di partita? Non credo sia mancanza di concentrazione, forse è la pressione", è l'opinione di Mancini. "Quando abbiamo iniziato a perdere in casa è subentrata la paura nel finale, la squadra restava bassa, e così si dà la possibilità agli avversari di fare gol". Poi una domanda di mercato legata a Yaya Touré, vecchio 'pallino' di Mancini: "Se mi piacerebbe averlo in nerazzurro? Penso sia ancora prematuro parlarne, dobbiamo essere concentrati su questo mese e mezzo. Poi ci sarà tempo per il mercato e per trovare giocatori che possono darci una mano, vedremo più avanti".