Con un lungo post sulla pagina Facebook ufficiale, il Movimento Neoborbonico ha annunciato che "con il proprio ufficio legale, ha avviato un'iniziativa per tutelare il Napoli, i suoi calciatori e i suoi numerosissimi tifosi. L'avvocato napoletano Antonio Boccia ha inviato alla Procura Federale della FIGC un esposto per richiedere, oltre alla nullità dell'atto, accertamenti e provvedimenti a carico dell'arbitro Irrati e/o del giudice Tosel dopo che la sentenza relativa a Higuain è stata pubblicata 'con interi brani/stralci riportati come parte del referto ufficiale dell'arbitro fin dalle ore 18.00 del giorno precedente a quello regolarmente previsto'". Il Movimento, inoltre, "ha invitato il sindaco de Magistris ed i consiglieri comunali di Napoli a dichiarare l'arbitro Irrati 'persona non gradita' a Napoli".
DE GIOVANNI: SISTEMA MARCIO. I neoborbonici non sono gli unici a intervenire sulla squalifica data a Higuain. Ha fatto il giro del web (e dei social) la dichiarazione di Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano e tifosissimo del Napoli. "Non volevo crederci. Non potevo crederci. Non potevo immaginare che fosse vero che si applicasse una così evidente ingiustizia su avvenimenti ripresi da quaranta telecamere, e sotto gli occhi di tutti". Così lo scrittore, tramite il proprio profilo Facebook, ha criticato apertamente la squalifica di quattro giornate inflitta all'attaccante del Napoli Gonzalo Higuain dopo l'espulsione con l'Udinese. "Non potevo credere che un referto e una sentenza fossero resi noti, nei dettagli, da un giornale oltre ventiquattr'ore prima che fossero diramati. Non potevo credere che si facesse finta di non vedere uno che chiama l'arbitro 'pezzo di merda' e 'figlio di puttana' e un altro che urla a un altro arbitro nell'orecchio appoggiandogli la testa alla tempia, e si dessero quattro giornate a uno caduto nella trappola di una ridicola e grottesca simulazione – ha proseguito De Giovanni – Non potevo credere che si attaccasse in maniera così volgarmente ottusa, falsa e vile una squadra che, anche nell'effimero, è la gioia di un popolo intero. Il calcio è eroso da un cancro vigliacco e ramificato. Il sistema del calcio in Italia è profondamente, assolutamente marcio".
Lo scrittore campano ha aggiunto di essere "orgoglioso, mille volte orgoglioso" di essere tifoso del Napoli. "Oggi ancora di più, stretto con tutta la città attorno alla squadra privata del suo migliore cavaliere. E' il modo maldestro e violento dei potenti arroganti di eliminare gli avversari che non fanno comodo – ha aggiunto – Beati gli inglesi, che possono vedere il Leicester volare. Io sto con Higuain. Io sto col mio Campione. Io sto col miglior calciatore che giochi in questo piccolo paese di provincia, inutilmente nobilitando un calcio che ormai è tra gli ultimi d'Europa. Io sto col granello di sabbia nell'ingranaggio. Forza Napoli. Sempre", ha concluso De Giovanni.
MOGGI: NO PARAGONE CON CASO BONUCCI. "Sono due cose decisamente diverse, lo sono nella sostanza". Così Luciano Moggi, ex dirigente di Juventus e Napoli, commentando la squalifica di Higuain in relazione alla mancata espulsione di Bonucci nel derby con il Torino. "Un po' di sudditanza può esserci – ha proseguito ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli – Ma c'è anche nei confronti del Napoli e di altre società". In merito alle polemiche nel derby della Mole Moggi ha sottolineato che "poteva finire 6-1, sembrava di vedere un peso gallo contro un peso medio – ha concluso – Effettivamente Rizzoli ha sbagliato, ma gli arbitri sbagliano".