A segno con Icardi i neroazzurri vengono raggiunti da Molinaro e superati da Belotti

Resurrezione Toro, crollo Inter. A San Siro la squadra di Giampiero Ventura vince in rimonta 2-1 e spegne il sogno Champions dei nerazzurri, ora a -8 dalla Roma. Respira, invece, il Torino, che non vinceva dal 14 febbraio. Vantaggio dell'Inter al 17' con un rigore di Icardi, pareggio di Molinaro al 55' e, due minuti dopo, doppio giallo a Miranda: padroni di casa in dieci uomini. Poi rosso a Nagatomo (Inter in nove) e vantaggio di Belotti dal dischetto al 73'. C'è anche un palo di Baselli nel finale.

Roberto Mancini lascia Murillo in panchina, al centro della difesa con Miranda c'è Jesus. I terzini sono Santon e Nagatomo. In avanti spazio al tridente formato da Ljajic, Palacio e Icardi, al rientro dopo l'infortunio. Giampiero Ventura, che deve fare a meno di Glik, con Jansson al centro della difesa, affiancato da Bovo e Moretti. Due ex interisti, Benassi e Obi, in mezzo al campo con Vives. Attacco affidato a Belotti e Maxi Lopez. I padroni di casa giocano fin dall'inizio con i terzini alti e il tridente largo. Hanno il pallino di gioco, trovano scarsa resistenza in mezzo al campo e, in sostanza, dominano il primo tempo. Il Torino, invece, è costretto quasi sempre a difendersi, chiude le ali in un 5-3-2 e cincischia quando si tratta di costruire trame di gioco. Le poche volte che riesce a ripartire, si affida alla voglia di Belotti, ma fatica a pungere.

Insomma, è un monologo nerazzurro nei primi 45', anche se manca la concretezza. La prima parte di gara si chiude, comunque, con l'Inter in vantaggio. Rigore poco dopo il quarto d'ora: Guida vede un fallo di mano di Moretti, intervenuto in scivolata con il braccio un po' largo per respingere un tiro di Brozovic dal limite. Icardi si presenta sul dischetto al 17' e non sbaglia: 1-0 per i padroni di casa e 13/o centro in campionato per l'argentino. Poi di nuovo Brozovic ci prova al 29', ma Jansson fa opposizione con il corpo e respinge sul fondo. C'è anche una possibilità per Miranda tre minuti dopo, ma il difensore nerazzurro non trova la porta in anticipo sul primo palo.

In avvio di ripresa, l'Inter reclama un rigore per un presunto fallo in area su Icardi, ma Guida lascia correre. Poi, al 53', Belotti si trova a tu per tu con Handanovic, bravo a dirgli di no. Due minuti dopo, Maxi Lopez protegge palla al limite dell'area, spalle alla porta, e serve Molinaro, che fulmina Santon e di destro mette alle spalle di Handanovic. Inter in dieci dal 57': secondo giallo a Miranda e rosso per un fallo duro su Belotti a metà campo. Intanto, primi cambi: da una parte Baselli per un acciaccato Obi e poi Murillo per Ljajic, mossa forzata per Mancini. Al 60', ancora, Vives ha un pallone d'oro tra i piedi dal limite, ma sbaglia tutto e calcia altissimo. Lo stesso fa poco dopo Belotti con il mancino. Adesso il Torino è un'altra squadra e gioca con il cuore in mano, mentre l'Inter si butta alla disperata ma rischia con l'uomo in mano. Continui ribaltamenti di fronte, ritmo vibrante. Inter vicina al gol al 68': cross di Palacio, sponda di Perisic, colpo di testa di Icardi, Padelli respinge d'istinto.

Poi c'è spazio per Biabiany, al posto di Icardi, al rientro dall'infortunio. Inter in nove al 72': rosso a Nagatomo per un fallo da ultimo uomo su Belotti, che l'attaccante ex Palermo trasforma spiazzando Handanovic. Mossa disperata di Mancini nel finale: fuori Santon, fischiato da San Siro, e spazio a Eder. In pieno recupero, c'è tempo anche per un palo colpito da Baselli con un tiro a giro. Da corner, infine, girata di testa di Perisic, Eder sul secondo palo non riesce a metter dentro per un centimetro. Inter ko e lontana dalla Champions. Torino rinato dopo circa due mesi di buio grazie a un secondo tempo arrembante.
 

 

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