L'organizzazione mondiale si muove contro la Fifa per le condizioni dei lavoratori migranti a Doha
Un nuovo rapporto di Amnesty International denuncia l'abuso sistematico a danni dei lavoratori migranti impiegati nella riqualificazione del Khalifa International Stadium di Doha in vista della Coppa del Mondo 2022. Il rapporto di 50 pagine, dal titolo "The ugly side of the beautiful game: Labour exploitation on a Qatar 2022 World Cup venue", è stato prodotto dopo aver intervistato con 132 lavoratori dello stadio e altri 99 che avevano lavorato nel complesso circostante tra febbraio e maggio dello scorso anno.
Le accuse mosse dall'organizzazione riguardano lavoratori costretti a vivere in alloggi squallid, pagamenti di ingenti tasse di reclutamento, e con salari trattenuti e passaporti confiscati. Il segretario generale di Amnesty Salil Shetty ha sottolineato: "L'abuso di lavoratori migranti è una macchia sulla coscienza del calcio mondiale. Per i giocatori e tifosi, uno stadio di Coppa del Mondo è un luogo da sogno. Per alcuni dei lavoratori che hanno parlato con noi, può essere percepito come un incubo. Indebitati, vivono in squallidi campi nel deserto, pagati una miseria, la loro sorte contrasta nettamente a quella dei calciatori di altissimo livello che giocheranno nello stadio".
Poi un attacco al calcio mondiale: "Nonostante cinque anni di promesse, la FIFA ha fallito quasi completamente a evitare che la Coppa del Mondo sia costruita su violazioni dei diritti umani."
Nella sua lettera di risposta, il capo della sostenibilità FIFA Federico Adiecchi ha scritto: "Vi ringraziamo per aver portato questi temi importanti alla nostra attenzione Noi li prendiamo molto sul serio e riconosciamo la nostra responsabilità nel garantire che i diritti umani siano rispettati nel contesto della preparazione e dell'esecuzione del torneo. Mentre la critica costruttiva è necessaria e, in molti casi, utile, è anche importante riconoscere il progresso, come ad esempio i risultati del Comitato Supremo (l'ente governativo responsabile per la fornitura di infrastrutture di Coppa del Mondo) fino ad oggi. Inoltre, non siamo d'accordo con l'affermazione nella vostra lettera che 'FIFA ha preso alcuna azione concreta chiaro per prevenire le violazioni dei diritti umani dei lavoratori su progetti Coppa del Mondo-correlate'. La FIFA ha integrato tutele dei diritti umani in diversi aspetti del suo lavoro, nei processi e nelle attività da molti anni."
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