Ambiente, Conou: in 39 anni rigenerati oltre 6 mln tonnellate oli esausti

Il Conou, il Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, nei suoi 39 anni di attività ha raccolto 6,5 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato, rigenerandone oltre il 98%. Una pratica che ha avuto impatto importante sull’economia del paese, soprattutto grazie alla riduzione del fabbisogno di materie prime: le azioni intraprese hanno consentito infatti un risparmio di circa 3 miliardi di euro sulle importazioni di greggio. L’attività del Consorzio ha generato inoltre ricadute anche in termini economici e sociali, con un impatto economico totale pari a 68 milioni di euro, impiegando inoltre più di 1.200 persone lungo la filiera. Per il Conou, le attività del Consorzio sono in grado di contribuire sia ad un risparmio sulla bilancia energetica del Paese, permettendo una riduzione delle importazioni di greggio in Italia, sia a trasformare un rifiuto pericoloso in materia prima seconda (4 chili di olio usato – un cambio di autovettura – possono infatti inquinare una superficie grande come un campo di calcio). Il Conou ha ricordato oggi questi dati attraverso il racconto di una delle 62 aziende di raccolta sparse in tutta Italia che collaborano con il Consorzio, ovvero la Fiorese di Rossano Veneto, in provincia di Vicenza. Il Veneto, avendo numerose attività industriali e importanti flussi di traffico, ha infatti un ruolo rilevante nell’utilizzo dei lubrificanti e nella produzione di oli esausti: fra le regioni italiane, è quella con la produzione procapite massima (circa 5.4 chili per abitante) contro una media italiana di 3 chili. I detentori di “waste oil” nel Veneto sono circa 9.200 e, presso di loro, il Conou raccoglie ogni anno oltre 26.000 tonnellate di olio (il 15% dell’Italia). “Raccogliamo in Veneto, ma anche in Friuli, prodotti di scarto da tantissime aziende. Il controllo della qualità dell’olio e dei suoi inquinanti nel laboratorio presente nell’azienda, entrato in funzione quest’anno al posto di quello precedente, ci permette di svolgere al meglio le nostre attività. Sono impianti necessari di fronte al grande numero dei punti di raccolta dell’olio esausto: nel 2022 sono stati 2873 per un totale di 5989 operazioni di ritiro, per circa 5300 tonnellate di olio conferito al Consorzio nel 2022”, ha sottolineato Enrico Fiorese, direttore generale di Fiorese Group. “I raccoglitori lo fanno con mezzi dedicati, i cui autisti non sono camionisti ‘normali’, ma gente che conosce i suoi clienti, i loro orari, la loro posizione. È qualcuno che ha una fotografia del territorio molto dettagliata. La Fiorese è quindi un esempio non solo per ciò che fa, ma anche a livello gestionale”, ha affermato invece Riccardo Piunti, presidente del Conou.