Uzbekistan: il lago d’Aral prosciugato diventa meta di turisti

I turisti si recano su quelle che erano le sponde di uno dei quattro laghi più estesi al mondo per vedere i relitti delle navi rimaste sui fondali

(LaPresse) Il Lago d’Aral, che da anni sta scomparendo, è diventato meta di un numero sempre maggiore di visitatori. I turisti si recano su quelle che erano le sponde di uno dei quattro laghi più estesi al mondo per vedere i relitti delle navi rimaste sui fondali. Un tempo importante porto marittimo, la città uzbeka di Moynak è ora abitata solo da poche migliaia di persone: la gente ha lasciato la zona quando lo specchio d’acqua salata ha iniziato a scomparire, portando a un crollo economico. La spinta del turismo ha però offerto ai locali la possibilità di sviluppare piccole imprese come ostelli e fabbriche che producono souvenir e particolarmente famosi sono i tappeti di Moynak. Una fabbrica aperta nel 2020, impiega ben 50 donne, specializzate nel ricamo.