L'allenatore nerazzurro spiega che non c'è spazio per rifiatare: "E' una lunga volata". Per la Figc? "Voto Tommasi"

"Noi dobbiamo tirare più a lungo possibile, il gruppetto di testa è ritto sui pedali sin dall'inizio, sembra non esserci spazio per rifiatare e stare seduti sul sellino". Così Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, parlando dell'atteggiamento da tenere nel proseguo di una stagione segnata, fino a questo momento, da una lotta scudetto serratissima. "E' stato un girone d'andata tutto in volata, bisogna andare avanti, la lotta è di livello e per il momento equilibrata", ha sottolineato il tecnico in conferenza stampa alla vigilia del match con l'Udinese. "Vogliamo fare più punti possibile in questo girone, non dobbiamo farci trarre in confusione e dobbiamo evitare i tranelli giudicando le partite differenti. Udinese e Sassuolo sono partite che, in base a come le giocheremo, faranno diventare le successive in una certa maniera. C'è da stare svegli sempre", ha aggiunto.

La partita col Pordenone – Spalletti è tornato sulla sofferta vittoria ai rigori col Pordenone in Coppa Italia: "Prima della partita si è parlato in maniera approfondita, sui pericoli, sulle attenzioni che serviva avere. E' sbagliato dire che i calciatori non si sono impegnati o l'hanno presa sottogamba. Chiunque fosse andato in campo, l'Inter era più forte. Il problema è stato nella gestione delle forze a disposizione, facendo giocare un reparto nuovo ho creato ai ragazzi qualche difficoltà".

"Poi, durante la settimana – ha proseguito Spalletti – si vanno a fare le cose che facciamo sempre, però le distanze dentro le partite sono un po' cosa diversa. Tutto l'insieme probabilmente ha determinato il fatto che qualcuno non ha reso al meglio. Prima della partita – ha aggiunto – ho portato un esempio facile da portare, il comportamento del predatore sulla preda. Non valuta la stazza dell'altro animale, ci mette il massimo della forza".

Come stanno gli acciaccati? "Giocare tre partite alla settimana è la situazione che ci stimola, per la quale lavoriamo. Se ci andassimo a lamentare per questo triplice impegno in 8 giorni probabilmente ci sarebbe qualcosa che non va bene in quel che ci diciamo tutti giorni", ha proseguito il mister toscano. "I calciatori hanno recuperato, vogliono vincere tutte le partite, anche quelli usciti più affaticati come Eder, Nagatomo, Vecino. Sono tutti 'puliti' e pronti per essere scelti".

Non si rischiano flessioi se non si punta sempre sul gruppo dei soliti? "Ma così abbiamo determinato lo zoccolo duro della squadra. Questo ha dato un contribuito importante e forse ha tolto qualcosa dall'altra parte", ha evidenziato Spalletti. "Questo piccolo problema lo colmiamo con il sistema che usiamo, la differenza la fanno le scelte. Aver cambiato 8 undicesimi è la cosa che non è andata bene, sennò sarebbe andato tutto liscio"

Spalletti è tornato all'analisi del match con il Pordenone: "Nel primo tempo ci sono mancate le distanze, quando sono larghe chiunque diventa bravo tecnicamente e loro lo sono, perché Colucci è un bravo allenatore che sa come far giocare bene le squadre. La mia scelta ha determinato. In questo caso è giusto difendere i giocatori, la colpa della scelta è mia". "Nel secondo tempo – ha proseguito – abbiamo sbagliato qualche gol che dovevamo fare. Però contro avversari così succede che ti si intasano alcune vie d'uscita. Nei rigori siamo stati bravissimi, dimostrando personalità".

"Voto Tommasi" – "Io voto Tommasi". Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, si dichiara favorevole alla possibile candidatura dell'attuale numero uno dell'Aic alla presidenza della Figc. "Lo conosco bene, so quali qualità ha questa persona, la moralità, la cultura, l'equilibrio, la forza mentale, l'ho avuto come calciatore", ha spiegato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa alla vigilia del match con l'Udinese. "Secondo me dev'essere lui, ma lo dicono anche quelli che lo conoscono meno, riesce a trasferirti subito che persona è al primo dialogo che hai con lui. Ci vogliono idee, qualità, forza di andare a mettere le cose a posto dove non lo sono, lui ha tutte le qualità".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata