Non è bastata ai nerazzurri una tripletta di Icardi, che raggiunge quota 24 gol in campionato

Pazza Inter in tutti i sensi: in vantaggio per 2-1 alla fine del primo tempo, la squadra di Pioli viene sconfitta per 5-4 dalla Fiorentina al Franchi al termine di una partita da cuori forti con attacchi scatenati e difese da incubo. Non è bastata una tripletta di Icardi che raggiunge quota 24 gol in campionato, i viola portano a casa i tre punti grazie alle doppiette di Vecino e Babacar. La squadra di Sousa ha fallito anche un rigore con Bernardeschi, tanto per non farsi mancare niente. Con la quarta partita senza vittorie, l'Inter deve quasi sicuramente dire addio all'obiettivo Europa League. I nerazzurri restano a -5 dalla Lazio e scivolano a -7 dall'Atalanta. Obiettivo Europa quasi impossibile anche per la squadra di Sousa che ha un punto in meno dell'Inter, ma quanto meno ha un'inerzia psicologica positiva dopo questa vittoria.

Sousa deve fare a meno dell'infortunato Gonzalo Rodriguez e dello squalificato Kalinic. In difesa spazio a Tomovic e in attacco fiducia a Babacar. Tello preferito a Chiesa sulla destra. Nell'Inter, invece, out solo Ansaldi: al suo posto ancora Nagatomo. Joao Mario vince il ballottaggio con Banega alle spalle di Icardi, Perisic e Candreva. Prima della partita è stato osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Michele Scarponi e per quella del tifoso viola deceduto in Portogallo. L'Inter è scesa in campo con il lutto al braccio perché Scarponi era proprio un tifoso nerazzurro.

Primo tempo ricco di gol e di emozioni. Inter subito pericolosa con Gagliardini fermato da Tatarusanu. Nei primi venti minuti è però la Fiorentina a fare la partita, la squadra di Sousa è padrona del campo e sfiora il vantaggio con Borja Valero in un paio di circostanze. Al 23' viola in vantaggio: Milic sfonda a sinistra mette in mezzo per Vecino che, lasciato tutto solo in area, trafigge Handanovic con un bolide sott la traversa. La squadra di Pioli sembra accusare il colpo, ci mette qualche minuto per riassesstarsi e a cavallo della mezzora ribalta il risultato. Al 28' pareggio di Perisic bravo a concludere un triangolo lungo con Candreva con un destro rasoterra da centro area. Nell'occasione grave errore di Milic che cade troppo facilmente nella finta di Candreva. Passano cinque minuti e questa volta è Icardi a segnare con un preciso destro in diagonale a battere Tatarusanu, dopo aver vinto un duello fisico con Sanchez sulla perfetta verticalizzazione di Joao Mario. La Fiorentina non ci sta a prova a reagire ancora con il solito Borja Valero che impegna Handanovic e infine con un cross di Milic su cui Miranda sfiora l'autogol.

Fiorentina che in avvio di ripresa ha subito una grandissima occasione per pareggiare con un rigore concesso dall'arbitro per un ingenuo fallo di D'Ambrosio su Babacar. Dal dischetto si presenta Bernardeschi che prova il cucchiaio ma fallisce clamorosamente tirando in bocca ad Handanovic. Inevitabili i fischi della curva viola all'indirizzo del talentuoso trequartista di Carrara che subito dopo viene sostituito da Ilicic. Nonostante l'occasione fallita, la squadra di Sousa insiste e dopo aver sfiorato il gol con Borja Valero fermato da Handanovic trova il pareggio al 62' con un colpo di testa di Astori su calcio d'angolo. Palla al centro e due minuti dopo la Fiorentina si porta addirittura in vantaggio con un destro rasoterra dal limite di Vecino che sorprende Handanovic. L'Inter è letteralmente in bambola e al 70' subisce addirittura il quarto gol firmato in contropiede dall'ottimo Babacar. Il centravanti senegalese firma poi la doppietta al 79' ancora in contropiede, ma in sospetta posizione di fuorigioco. Per Pioli è notte fonda. Il tecnico nerazzurro si gioca la carta Eder al posto di Nagatomo, trova nel finale il gol due volte ancora con Icardi e sfiora il clamoroso pareggio in pieno recupero con un tiro di Brozovic salvato sulla linea da Astori. Ma è incredibile come l'Inter sia riuscita a buttare via una partita che alla fine del primo tempo sembrava decisamente nelle sue mani e che invece sancisce di fatto l'esclusione dalle coppe europee anche per la prossima stagione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata