Il cantante domani sera si esibirà all'Ariston

E' un argomento delicato e il video cerca di delineare la complessità di un tema come questo. Si cerca di tracciare la complessità di questa questione. Non voglio dare un giudizio, ma trasmettere il senso della delicatezza e della difficoltà del tema". Così Hozier, che domani sera si esibirà al Festival di Sanremo, racconta la sua 'Take me to church' che affronta il tema dell'omofobia. A chi gli chiede come si faccia a conciliare l'impegno sociale e la musica pop, Hozier risponde: "Non credo esista contraddizione fra l'aspetto dell'impegno sociale e quello pop. Credo di avere un potenziale forte e una buona piattaforma per fare cose positive, anche grazie al mio team che è fantastico. Poi la musica è anche politica: che si parli di abusi domestici, di violenza o anche solo di andare in discoteca, c'è sempre una dimensione politica. Non vedo le due cose in contrasto: si può fare impegno sociale tenendolo legato alla musica e al pop". E proprio per quanto riguarda l'impegno sociale, Hozier ha avviato un progetto benefico diffuso in 22 nazioni grazie ad altrettante organizzazioni. Qui in Italia si appoggia al Telefono Rosa: "Ogni volta che il mio brano viene scaricato – spiega – io non ho nessun tipo di provento, non c'è scopo di lucro e va tutto in beneficenza".
 

 

Hozier ha affrontato un tema delicato nella sua canzone più celebre, toccando religione e spiritualità: "Il concetto di spiritualità – spiega – per me è diverso da un'istituzione come quella della Chiesa, è qualcosa di estremamente privato. Io la considero separata dalla religione. Così come la sessualità, rientra in una sfera assolutamente privata".
"C'è una triste ironia – aggiunge – nel fatto che un'essere umano debba sentirsi completato da una religione. Ci sono tre eventi importanti nella vita di ogni essere umano: la vita, l'innamoramento che porta a generare la vita e la morte. Tutto questo rischia di essere messo in pericolo dalle restrizioni che la religione ci impone. Ci appioppano un peccato originale dalla nascita, già nel concepimento ci sono giudizi che influenzano il nostro comportamento. E questo accade non solo nel cattolicesimo ma in tutte le religioni".

E cosa ne pensa delle unioni civili e del matrimonio gay, tema tanto discusso in questi giorni in Italia: "L'anno scorso abbiamo avuto il referendum in Irlanda e abbiamo detto 'sì' ai matrimoni gay. Non riguarda solo la comunità gay, si tratta di una questione di diritti umani. Se due adulti vogliono sposarsi sono favorevole. Non ho nulla in contrario".

 

L'ultimo commento, Hozier lo lascia per i fatti di Capodanno a Colonia: "E' stato un evento terribile, ma è difficile fare un commento. Stiamo vivendo in un momento molto preoccupante. E' stato un evento terrificante, ma siamo in un momento delicato a causa della crisi migratoria peggiore dalla seconda guerra mondiale e si rischia di usare una retorica anti migrazione. E' un tema complesso. E' stato un evento terribile e sono rimasto fortemente turbato, ma sarebbe facile dare la colpa a una cultura che invade un Paese e strumentalizzare ciò che è accaduto".
 

 

 

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