Boldrini: "Non è una priorità". Civati attacca: "Tributo agli 80 anni di Berlusconi?"

 "Completare il grande progetto di quella che Delrio chiama la Napoli-Palermo, per non parlare di ponte sullo Stretto". E' la "sfida" lanciata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla Salini Impregilo, in occasione della mostra per i 110 anni del gruppo inaugurata questa mattina in Triennale. Renzi ha descritto la grande opera come "un'operazione che porti non soltanto posti di lavoro, 100 mila posti di lavoro, ma che sia utile. Perché devi fare una struttura che sia in condizione di togliere la Calabria dall'isolamento nel quale è e che consenta di tornare ad avere una Sicilia più vicina e raggiungibile". Rivolgendosi a Pietro Salini dal palco della Triennale, Renzi ha affermato: "Noi siamo pronti". Per poi aggiungere: "Se voi siete nella condizione di portare le carte e sistemare ciò che è fermo da 10 anni, noi sblocchiamo".

BOLDRINI: NON E' PRIORITA'. "Se io dovessi decidere le priorità per me non sarebbe quella. Sarebbe rilanciare il lavoro a Sud e mettere in sicurezza il nostro territorio"ha detto Laura Boldrini intervistata a 'Di martedì' parlando del ponte sullo stretto. "Se ci sono poche risorse – aggiunge la presidente della Camera – vanno usate per mettere i sicurezza il nostro territorio, anche in Sicilia e Calabria che sono aree sismiche".

CIVATI: TRIBUTO A BERLUSCONI? "È evidente che l'annuncio del premier Renzi circa il ponte sullo stretto e i centomila posti di lavoro che ne seguiranno, rappresenti un sincero tributo per gli 80 anni del suo padre spirituale Silvio Berlusconi: nei toni, nelle parole e nelle contraddizioni". Così in una nota il deputato di Possibile Pippo Civati replica all'esternazione del presidente del Consiglio.

SINDACO ACCORINTI: UNA FOLLIA. "Una follia per il Meridione e siamo stanchi degli annunci sui posti di lavoro. Ci sono motivazioni forti che ci spingono a dire di no e nessuno si azzardi, neanche Renzi, a parlare di Ponte sullo Stretto perché divento una belva. Vogliono fare populismo ma la nostra città si opporrà in tutti i modi". Lo ha detto in un'intervista a Radio Montecarlo il Sindaco di Messina Renato Accorinti commentando l'ipotesi ventilata da Renzi di sbloccare i lavori per il Ponte. "Ho fatto 15 anni di battaglia contro questa infrastruttura per la quale sono già stati sperperati 600 milioni di euro. Renzi rinnega le sue stesse parole: quando eravamo in Calabria per inaugurare Terna – ricorda il Sindaco di Messina a Rmc News – il Premier disse che il Ponte sullo Stretto si sarebbe potuto fare solo dopo aver completato tutte le infrastrutture nel meridione. Oggi, da Salerno in giù c'è il deserto infrastrutturale e la Sicilia ha la peggiore ferrovia d'Europa, andiamo ancora a binario unico e a gasolio. Ora cosa vuole fare il Presidente del Consiglio? Spendere cifre inimmaginabili per 3 km di ponte che collega due pezzi di deserto? Basta populismo, ci opporremo in tutti i modi."
 

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