Sì al progetto a tre teste. Unico punto di domanda è quello relativo alla distanza fra i vari siti

Tre Medal Plaza, altrettanti villaggi olimpici e gare sparse su tutto l'arco alpino, dal Sestriere a Cortina. Il "sogno" di Giovanni Malagò si trasforma in realtà nel masterplan della candidatura italiana ai Giochi Olimpici Invernali del 2026 di Cortina-Milano-Torino. Un progetto a tre teste il cui costo di 376.65 milioni di euro è inferiore a quello presentato dalle tre città qualora si fossero candidate individualmente. Lo studio di fattibilità di Cortina prevedeva un budget di 380 milioni, Milano di 384 e Torino di 648. Tutte le venues utilizzate nella candidatura unitaria ricadono infatti nella categoria delle strutture esistenti o da ammodernare. Unica eccezione, giustificata a rafforzare l'eredità sportiva di Milano a oltre 30 anni di distanza dal crollo del Palazzetto dello Sport nel 1985, sarà la realizzazione da parte di soggetti privati di un nuovo impianto capace di accogliere le principali manifestazioni sportive.

La soluzione del cubo di rubik prevede un piano spalmato e tutto sommato equilibrato con la stella polare del contenimento dei costi come obiettivo primario. Nello specifico Milano ospiterebbe quattro discipline (curling, pattinaggio di figura, short track ed hockey femminile) e una Medal Plaza (piazza Duomo). Torino due discipline (pattinaggio di velocità e hockey maschile) e una seconda Medal Plaza (piazza Vittorio). Sestriere le gare di slalom speciale. La Valtellina quattro discipline (biathlon, freestyle, sci nordico e snowboard) ed altrettante Cortina (bob, skeleton, slittino e sci alpino) e una terza Medal Plaza (centro sportivo De Rigo). Val di Fiemme due discipline (salto e combinata nordica) a Predazzo.

Tre sarebbero pure i villaggi olimpici a Milano (scalo ferroviario Porta Romana), Sondalo, nei pressi di Sondrio, e Cortina. Nella proposta si specifica poi che si tratta di una prima ubicazione di siti, redatta alla luce delle indicazione emerse da Fisi e Fisg anche in relazione alla qualità tecnica e degli impianti proposti che potrà essere affinata ed eventualmente modificata in fase del dossier di candidatura. Resta invece ancora da sciogliere il nodo della cerimonia di apertura e di chiusura. Unico punto di domanda è quello relativo alla distanza fra i vari siti. Ad esempio fra Milano e Cortina la distanza di percorrenza ad oggi è di circa 4h30'. Ma se Stoccolma, l'avversaria sulla carta più accreditata, prevede le gare di slittino addirittura in Lettonia a Sigulda non pare un ostacolo insormontabile.

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