Il bilancio riguarda tre affondamenti di barconi avvenuti fra mercoledì e venerdì scorsi

Si teme che fino a 700 migranti siano morti annegati in una serie di naufragi al largo della Libia negli ultimi giorni. È quanto riferisce l'Unhcr, cioè l'agenzia Onu per i rifugiati, spiegando che il bilancio riguarda tre affondamenti di barconi avvenuti a sud dell'Italia mercoledì, giovedì e venerdì. E a riportarlo è la Bbc, che spiega che la portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami ha fornito alcuni dettagli sui tre naufragi. 

Il primo dei tre è quello avvenuto mercoledì, di cui sono state girate le drammatiche immagini diffuse dalla Marina militare, e da questo affondamento risultano ancora dispersi circa 100 migranti. Per il secondo naufragio, avvenuto giovedì mattina dopo che l'imbarcazione aveva lasciato il porto libico di Sabratha mercoledì, risultano dispersi circa 550 migranti; si tratta del peschereccio che è affondato dopo che un sudanese ha tagliato la fune che lo legava al peschereccio che lo stava trainando e in questo naufragio, secondo la polizia di Ragusa, potrebbero esserci 400 vittime. Infine per quanto riguarda il naufragio di venerdì, 135 persone sono state salvate, 45 corpi sono stati recuperati dall'acqua e c'è ancora un numero imprecisato di dispersi; le salme e i sopravvissuti di questo naufragio di venerdì sono arrivati questa mattina nel porto di Reggio Calabria a bordo della nave Vega della Marina militare.

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