Un marchio di abbigliamento ne sfruttava l'immagine senza averne diritto

La Corte suprema cinese ha accolto il ricorso della leggenda del basket americano Michael Jordan contro un marchio di abbigliamento sportivo cinese per un uso improprio del suo nome. Si chiude così una vicenda iniziata cinque anni fa. La massima autorità giudiziaria della Cina giovedì ha revocato le precedenti decisioni della Corte e ha concluso che la società Qiaodan sport, con sede nella provincia meridionale del Fujian, ha violato i diritti dell' ex stella dei Chicago Bulls. La Corte suprema ha proibito all'azienda cinese di utilizzare il nome della stella del basket in caratteri cinesi sui loro prodotti, ma ha consentito di continuare a usare il suo nome in pinyin ('Qiaodan'), il sistema che permette di scrivere il cinese con le lettere dell'alfabeto latino.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata