Nel settore manifatturiero aumento degli ordinativi a ottobre

L'economia italiana proseguirà la "attuale fase espansiva" nei prossimi mesi. Lo afferma l'Istat nella nota mensile sull'andamento dell'economia. L'indicatore anticipatore dell'attività economica, scrive l'istituto statistico, "torna in positivo" e "registra una ripresa, delineando una prospettiva positiva del ritmo di crescita dell'economia nei prossimi mesi".

In particolare, nel settore manifatturiero si è registrato sia un aumento degli ordinativi a ottobre, pari +0,9% rispetto al mese precedente, sia un miglioramento della fiducia a dicembre. Anche per i consumatori si è evidenziato un miglioramento della fiducia nel mese di dicembre.

 L'Istat ricorda che a ottobre la produzione industriale al netto delle costruzioni ha segnato una variazione nulla rispetto al mese precedente. Variazioni positive si sono registrate nell'energia (+2,1%), nei beni strumentali (+0,5%) e nei beni intermedi (+0,1%), mentre sono in diminuzione i beni di consumo (-0,9%).

I dati sul commercio sono contrastanti. A ottobre si è registrato un andamento positivo per le importazioni rispetto al mese precedente (+2,7%) e una stazionarietà per le esportazioni. A novembre i flussi commerciali con i paesi extra-Ue sono risultati in miglioramento, con un incremento più marcato per le esportazioni (+3,4%) e più contenuto per le importazioni (+1,4%).

Nonostante il calo complessivo del sentiment delle imprese a dicembre, nel corso del mese si è registrato un miglioramento del clima di fiducia delle imprese della manifattura trainato dai giudizi sugli ordini e dalle attese sulla produzione.

Segnali negativi provengono dal settore delle costruzioni, che cala dello 0,9% a ottobre. Le vendite al dettaglio a ottobre hanno mostrato una ripresa, con un +1,2%, mantenendosi comunque in negativo a livello di volumi (-0,2%) nel trimestre agosto-ottobre.

Nel terzo trimestre, l'input di lavoro, misurato dalle unità di lavoro standard, è rimato stabile a sintesi di una marcata diminuzione nelle costruzioni (-1,9%) e in agricoltura (-0,4%) e di una crescita nell'industria in senso stretto (+0,3%) e nei servizi (+0,1%). A ottobre, il tasso di disoccupazione si è attestato all'11,6%, valore superiore alla media dei paesi dell'area dell'euro (9,8% dati destagionalizzati), ma anche per l'aumento delle persone in cerca di lavoro (+4,9% su anno).

Sul fronte dei prezzi l'Istat vede "una inversione di tendenza" anche per una prevista ripresa dei costi del petrolio e delle materie prime. A sostenere l'inflazione anche il recente rafforzamento del dollaro sull'euro.

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