Un traguardo che sembrava ampiamente a portata dei liguri dopo una buona prima parte di stagione ma che si è terribilmente complicato da gennaio

 A 90 minuti dal termine del campionato, il Genoa può festeggiare la salvezza. Un traguardo che sembrava ampiamente a portata dei liguri dopo una buona prima parte di stagione ma che si è terribilmente complicato da gennaio in avanti complice un disastroso ruolino di marcia che ha portato Preziosi prima a licenziare Juric per poi richiamarlo dopo l'amara parentesi Mandorlini. La paure e i timori sono però scomparsi nel pomeriggio di 'Marassi': il Grifone ha infatti battuto 2-1 il Torino e, in virtù della contemporanea sconfitta del Crotone contro la Juventus, si è guadagnato l'aritmetica permanenza in Serie A (sono 5 i punti di vantaggio sui calabresi).

L'avvio al piccolo trotto da parte di entrambe le squadre favorisce il Genoa, che alla prima vera occasione si porta in vantaggio. Punizione sul primo palo di Veloso e girata vincente di Luca Rigoni che buca Hart e fa esplodere 'Marassi'. La reazione dei granata, costretti a rinunciare dopo pochi minuti all'infortunato Baselli (dentro Lukic) è piuttosto velleitaria e non produce grossi pericoli dalle parti di Lamanna. In avvio ripresa il 'Grifone' mette in ghiaccio la partita. Lazovic affonda sulla destra in area e crossa in mezzo, Hart sfiora il pallone che finisce dalle parti di Simeone che da due passi insacca a porta sguarnita. Mihajlovic si gioca la carta Maxi Lopez, al posto di Acquah, ma nonostante il possesso palla gli ospiti non riescono a impensierire la retroguardia ligure. Almeno fino al 42', quando una punizione di Ljajic deviata da Veloso beffa Lamanna e finisce in rete. Tempo di recuperare però non ce n'è più: il Toro perde 2-1, il Genoa tira un sospirone di sollievo e festeggia la salvezza.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata