Il tecnico bianconero a proposito del futuro dell'attaccante spagnolo che potrebbe tornare al Real Madrid

 "Il suo gol nella finale di Coppa un addio? Un segno di continuità, Morata è giovane, ha bisogno di stare ancora qualche anno alla Juventus. Ha bisogno di crescere". Così Massimiliano Allegri, allenatore dei bianconeri, a proposito del futuro dell'attaccante spagnolo che potrebbe lasciare i campioni d'Italia e tornare al Real Madrid. Ospite degli studi di 'UnoMattina' su Raiuno, il mister bianconero ha ripercorso la stagione della squadra. In campionato "è stata una rimonta difficile, dopo 10 partite avevamo 12 punti ed eravamo 14° in classifica. I ragazzi hanno fatto una rincorsa straordinaria, insieme alla società. Vincere 25 partite su 26 non è semplice. I numeri che hanno fatto questi ragazzi sono straordinari. E' una stagione memorabile, oltretutto chiusa con la vittoria della Coppa Italia. Nonostante arrivassimo da un mese con un po' di feste per lo scudetto, i ragazzi si sono calati in una partita complicata e alla fine siamo riusciti a spuntarla. Abbiamo trovato un ottimo Milan, ha fatto un'ottima partita. Noi il prossimo anno dovremo cercare il sesto scudetto, non sarà facile".

 

Gli inizi di stagione però sono stati difficili, e anche Dybala, poi grande protagonista, non trovava molto spazio in campo: "Secondo me in quel momento non era ancora pronto – ha chiarito Allegri – ma non è che non avesse le qualità per diventare un grande campione come sua dimostrando. E sono sicuro che può ancora migliorare. Dopo quattro anni in cui si era chiuso un ciclo perché erano andati via giocatori importanti, di esperienza, quest'anno sono arrivati 10 giocatori nuovi e non era semplice. Eravamo partiti bene con la vittoria della Supercoppa in Cina, poi abbiamo avuto un momento di difficoltà e lì, società in primis, e giocatori ci siamo rimessi in riga perché le cose non andavano bene". Capitolo Champions: "Contro il Bayern abbiamo giocato un ottimo ottavo, rispetto all'anno scorso abbiamo fatto un girone migliore, perdendo solo l'ultima contro il Siviglia, che ci è costato il primo posto. L'anno scorso abbiamo giocato la Champions, è difficile ripetersi ogni anno. La cosa più bella di quest'anno è la veloce crescita della squadra nel giocare alla pari contro le grandi d'Europa. Ma questo dev'essere l'obiettivo della Juve. Poi in Champions ci sono tante cose che possono condizionare la competizione, dagli episodi al momento fisico in cui ci arrivi, non è che il campionato dove hai tempo per recuperare. Speriamo l'anno prossimo di essere più bravi e un pizzico più fortunati".

 

Il tecnico, livornese doc, ha poi commentato l'aggressione subita dal portiere amaranto Pinsiglio dopo la retrocessione della sua squadra in Lega Pro: "Sono cose che non devono succedere, il calcio rimane un gioco, tutti i giocatori vanno in campo non per perdere ma per fare risultati ma c'è sempre uno che vince e uno che perde la categoria. Putroppo è successo al Livorno, spero che l'anno prossimo abbia la forza per tornare in Serie B". Quanto al suo futuro, il tecnico ha aggiunto: "Alla Juve sto molto bene, con la società condividiamo tutto. Abbiamo iniziato un nuovo ciclo, con una squadra giovane e che ha un futuro importante. Per stare alla pari con le big d'Europa, visto il 'gap' economico, ci vuole una società organizzata, con persone preparatissime. Io sto bene in Italia e spero di rimanerci a lungo. Questa squadra – ha concluso – è difficile da migliorare, giocatori da Juve in Europa ce ne sono pochi".
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: