L’appello di Papa Leone XIV per Israele e Iran dopo l’escalation della tensione tra i due Paesi. “L’impegno per costruire un mondo più sicuro e libero dalla minaccia nucleare va perseguito attraverso un incontro rispettoso e un dialogo sincero per edificare una pace duratura fondata sulla giustizia, sulla fraternità e sul bene comune. Nessuno dovrebbe mai minacciare l’esistenza dell’altro. È dovere di tutti i Paesi sostenere la causa della pace, avviando cammini di riconciliazione e favorendo soluzioni che garantiscano sicurezza e dignità per tutti”, ha detto il Pontefice nel corso dell’udienza giubilare nella Basilica di San Pietro.
“In questi giorni giungono notizie che destano molta preoccupazione. Si è gravemente deteriorata la situazione in Iran e in Israele. In un momento così delicato desidero rinnovare con forza un appello alla responsabilità e alla ragione“, ha poi affermato Leone XIV.
Nella catechesi pronunciata all’udienza, sul tema ‘Sperare è collegare’, Leone XIV ha pronunciato un altro monito per l’unità dei popoli. “Uno dei più grandi teologi cristiani, il vescovo Ireneo di Lione, nacque in Asia Minore e si formò tra coloro che avevano conosciuto direttamente gli Apostoli. Venne poi in Europa, perché a Lione già si era formata una comunità di cristiani provenienti dalla sua stessa terra. Come ci fa bene ricordarlo qui, a Roma, in Europa. Il Vangelo è stato portato in questo continente da fuori. E anche oggi le comunità di migranti sono presenze che ravvivano la fede nei Paesi che le accolgono“, ha affermato, incontrando pellegrini e fedeli. “Il Vangelo – ha aggiunto – viene da fuori. Ireneo collega Oriente e Occidente. Già questo è un segno di speranza, perché ci ricorda come i popoli si continuano ad arricchire a vicenda“.