Le parole di Bergoglio nella prefazione del libro "Youcat. Amore per sempre": l'amore paragonato al tango
Un testo inedito di Papa Francesco dedicato alle giovani coppie in cui paragona la relazione tra innamorati a un tango. Si trova, come scrive Vatican News, nella prefazione del libro “Youcat. Amore per sempre”, della fondazione editrice del Catechismo ufficiale per i giovani della Chiesa cattolica.
Le relazioni come un tango
Nel volume, pensato per accompagnare le nuove generazioni nel cammino verso il matrimonio cristiano e che sarà pubblicato prossimamente, Papa Francesco paragona le relazioni di fidanzati e novelli sposi a un tango, ballo tipico dell’Argentina, suo paese d’origine. Non una “danza passeggera”, scrive il Pontefice morto il 21 aprile scorso, ma di un'”avventura” che, con incessante “stupore”, dura “tutta la vita”.
Nella tradizionale danza argentina “il ballerino e la ballerina – scrive Bergoglio – si corteggiano, vivono la vicinanza e la distanza, la sensualità, l’attenzione, la disciplina e la dignità. Gioiscono dell’amore e intuiscono cosa possa significare donarsi completamente”. “Quanti matrimoni oggi falliscono dopo tre, cinque, sette anni?”, osserva poi Papa Francesco. “Non sarebbe meglio, allora, evitare il dolore, toccarsi soltanto come in una danza passeggera, godersi a vicenda, giocare insieme, e poi lasciarsi?”, si chiede. “Non credetelo!”, risponde il Papa, secondo quanto riporta Vatican News. “Credete nell’amore, credete in Dio, e credete che potete affrontare l’avventura di un amore per tutta la vita”. Nell’essere umano risiede infatti “il desiderio di essere accolti senza riserve”, e farne esperienza porta ad un guadagno ultimo: “la vita in pienezza”.
Papa Francesco e il matrimonio
Francesco sottolinea quindi come sia necessaria, per il matrimonio, una “preparazione adeguata“, perché “tutta la vita si svolge nell’amore, e con l’amore non si scherza”. Il Papa propone dunque un “catecumenato”, “un cammino spesso pluriennale di apprendimento e di verifica personale”. Un percorso che conduce a quell’Amoris laetitia, (la sua Esortazione apostolica postsinodale), a quella “gioia dell’amore” che, “passo dopo passo”, “con gli occhi pieni di stupore, non deve fermarsi”.
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