Milano, 17 giu. (LaPresse) – Sulla traccia numero 10 del delitto di Garlasco, l’impronta di una mano sul portone d’ingresso della villetta di via Pascoli, non c’è sangue. È il primo esito che apprende LaPresse sul primo giorno di lavori dell’incidente probatorio per la maxi consulenza genetica. La traccia 10 che si trova sulla superficie interna del portone d’ingresso dell’abitazione è stata analizzata con l’OBTI, il test specifico per l’individuazione del sangue umano, che ha dato esito negativo. Il dato verrà approfondito in laboratorio e ripetuto, ma se confermato potrebbe modificare i convincimenti della Procura di Pavia che indaga su Andrea Sempio e del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, secondo cui quel contatto papillare evidenziato con gli ultravioletti e fotografato dai Ris di Parma il 17 agosto 2007 “sarebbe stato generato da una mano ‘sporca’” forse di “sangue (della vittima o di altri)” o “di altra sostanza”. Si sarebbe trattato della prova che il killer non si è lavato le mani, come sostengono le sentenze di condanna ad Alberto Stasi.

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