Islamabad (Pakistan), 7 mag. (LaPresse/AP) – È di 19 morti e 38 feriti il bilancio dell’attacco con missili lanciato dall’India sul territorio del Pakistan, secondo quanto riferito dalle autorità locali pakistane. A fare salire il bilancio complessivo a 19 morti, fra cui almeno un bambino, il fatto che è salito a 13 il numero dei morti nel raid sulla moscha Subhan di Bahawalpur, in Punjab, come riferito dal medico di un ospedale che si è occupato delle vittime, Zohaib Ahmed. L’India ha affermato di aver colpito infrastrutture utilizzate dai militanti legati al massacro di turisti avvenuto lo scorso 22 aprile a Pahalgam, nella parte del Kashmir controllata dall’India; Nuova Delhi accusa il Pakistan di avere sostenuto l’attacco di Pahalgam, cosa che Islamabad nega. Il portavoce dell’esercito pakistano, il tenente generale Ahmed Sharif, ha riferito che i missili indiani hanno colpito 6 località nella zona del Kashmir amministrata dal Pakistan e nella provincia orientale del Punjab. “Il Pakistan ha tutto il diritto di rispondere con forza a questo atto di guerra imposto dall’India”, ha dichiarato il premier pakistano, Shehbaz Sharif, convocando una riunione del Comitato di sicurezza nazionale.

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