Torino, 7 feb. (LaPresse) – “La Cpi e i suoi funzionari, provenienti da tutto il mondo, realizzano quotidianamente il loro mandato giudiziario per definire se determinate condotte individuali, nell’ambito della sua legittima giurisdizione, diano luogo a responsabilità per crimini internazionali. Respingeremo fermamente – si legge ancora nella nota – qualsiasi tentativo di influenzare l’indipendenza e l’imparzialità della Corte o di politicizzare la nostra funzione giudiziaria. Abbiamo sempre rispettato e rispetteremo solo la legge, in qualsiasi circostanza”. “La Cpi si schiera con fermezza a fianco del proprio personale e si impegna a continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni di sua competenza, nell’unico interesse della dignità umana. Invito tutti coloro che condividono i valori sanciti dallo Statuto a unirsi nella difesa della Corte: i nostri 125 Stati Parte, la società civile e tutte le nazioni del mondo”, conclude la presidenre.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata