Milano, 15 gen. (LaPresse) – “Nel pieno rispetto della sovranità territoriale del governo bolivariano e senza voler interferire nella diplomazia delle relazioni tra Italia e Venezuela, invochiamo l’attenzione di tutte le Istituzioni dei due Paesi circa la drammatica situazione di Alberto Trentini e chiediamo la sua liberazione affinché possa tornare a casa e all’affetto dei suoi familiari e amici. Alberto Trentini è un cooperante e proprio questa sua missione umanitaria in Venezuela deve costituire ‘un ponte di dialogo’ che consenta di raggiungere il risultato del suo pronto rientro in Italia. Lo chiediamo con forza e speranza”. Lo chiedono tramite la loro legale, avvocata Alessandra Ballerini, i familiari del cooperante italiano Alberto Trentini di cui non si hanno più notizie dal 15 novembre dopo il suo arresto in Venezuela. “La tradizione di familiarità tra Italiani, una delle più importanti comunità nel paese sudamericano, e Venezuelani impone questo segnale di pacificazione”, si legge ancora nella nota.
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