Milano, 5 dic. (LaPresse) – L’attuazione del complesso degli interventi della manovra sul Prodotto interno lordo italiano “essendo in larga misura indirizzati al sostegno del reddito disponibile di lavoratori, famiglie e redditi bassi, avrebbe un effetto positivo soprattutto sui consumi ed eserciterebbe spinte sui prezzi interni, con un aumento delle importazioni e un impatto negativo sul volume dei consumi pubblici, nel modello esogeni in termini nominali”. Lo stima l’Istat nella nota sulle prospettive per l’economia italiana nel 2024-2025, osservando che “gli investimenti privati reagirebbero solo limitatamente e con ritardo all’aumento della domanda e alla riduzione dei tassi reali di interesse”. L’istituto aggiunge che “l’effetto finale degli interventi simulati sulla crescita del Pil risulta positivo nell’intero triennio: di poco inferiore a 2 decimi di punto nel 2025 e nel 2026, e di poco superiore ai due decimi nel 2027”. Inoltre “l’effetto espansivo su redditi e consumi nominali si tradurrebbe in un aumento indotto del gettito delle imposte, sia dirette sia soprattutto indirette, migliorando quindi gli effetti della manovra sul deficit che potrebbe risultare, in termini di PIL, inferiore a quanto programmato nel Piano Strutturale di Bilancio di medio termine presentato lo scorso settembre”.
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