Milano, 4 dic. (LaPresse) – La sentenza giudiziaria “non toglie nemmeno il dolore e l’ansia che ho dovuto subire io personalmente in quanto persona vicina a Giulia. Inevitabilmente le persone intime alla vittima vengono trascinate negli stati di ansia e turbamento. Chiaramente non sto insinuando che il dolore che abbia provato Giulia sia paragonabile, tuttavia è giusto ricordare che il non riconoscimento dello stalking è una mancanza di rispetto anche alla famiglia della vittima”. Così Elena Cecchettin, sorella di Giulia, in una storia su Instagram all’indomani della sentenza che ha condannato Filippo Turetta all’ergastolo per la morte della 22enne.

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