Roma, 3 dic. (LaPresse) – “Ho sentito quando Regeni gridava e veniva picchiato, parlava italiano e un arabo ma non da madrelingua. Ho visto un ragazzo italiano di altezza media, con jeans, maglietta e felpa, forse azzurra. Aveva circa 30 anni, forse poco più. Portava la barba, ma era molto corta. Era in piedi e parlava in italiano con un ufficiale. Io ho detto: ‘sta chiedendo un avvocato’, io ho lavorato in una società italiana per due anni e conosco qualche parola”. Così il testimone protetto ‘Delta’, in aula Occorsio a Roma durante l’udienza del processo per la morte di Giulio Regeni, il ricercatore friulano, rapito, torturato ed ucciso in Egitto nel 2016. Per l’omicidio sono a processo quattro 007 egiziani.
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