Milano, 11 sett.(LaPresse)- “Gli impatti sono ancora in fase di valutazione. Prevediamo comunque conseguenze meno pesanti sul business travel e qualcosa di più significativo sui viaggi leisure, in particolare quelli con minor durata, per esempio legati al weekend. Probabilmente, l’impatto sarà simile a quello dell’obbligo di passaporto che in molti casi scoraggia un certo tipo di utenza, soprattutto quando si trova alle prese con il rinnovo del documento scaduto. Anche l’Europa potrebbe introdurre l’Etias nel 2025: in generale, tutti i lacci e lacciuoli sui viaggi, a partire da complicazioni burocratiche fino alle tasse locali, non vengono visti favorevolmente dal nostro settore. In ogni caso, faremo come sempre il massimo per offrire alla nostra clientela le condizioni di viaggio più comode e agevoli”. Lo dice a LaPresse Gabriele Milani, direttore nazionale della Federazione turismo organizzato di Confcommercio, sul fatto che dal 2 aprile 2025 tutti i cittadini dell’Ue dovranno ottenere un’autorizzazione di viaggio elettronica (ETA) per recarsi nel Regno Unito. Chiunque desideri viaggiare nel Regno Unito, eccetto i cittadini britannici e irlandesi, avrà bisogno di un permesso di viaggio che costerà 10 sterline, circa 12 euro.
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