Roma, 8 ago. (LaPresse) – “Bene il rifiuto netto dell’eutanasia e dell’accanimento terapeutico e il rilancio delle cure palliative ribadito da monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ma occorreva più chiarezza sul tema delle ‘disposizioni anticipate di trattamento’, ovvero il cosiddetto testamento biologico, e sulla sospensione dell’alimentazione e idratazione a pazienti in fin di vita, mentre occorreva un secco no sulla possibilità di ‘mediazione legislativa’ su questi temi”. Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, sulla posizione della Pontificia Accademia per la Vita sul fine vita espressa in un vademecum dal titolo “Piccolo lessico del fine vita”.

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