Torino, 19 giu. (LaPresse) – Nel 2023 il Pil nel Mezzogiorno (+1,3%) cresce oltre la media nazionale (+0,9%) con il contributo degli investimenti pubblici. Il Sud non cresceva più del resto del Paese dal 2015 (+1,4% contro il +0,6% del Centro-Nord). Al Nord rallenta la crescita per la frenata dell’industria (+1% Nord-ovest, +0,9% Nord-est). Il Centro resta indietro (+0,4%). È quanto riferisce lo Svimez che stima una crescita del Pil dell’Italia del +0,9% nel 2023, in decelerazione rispetto al +4% del 2002, ma comunque al di sopra della media Ue (+0,4%). La dinamica del prodotto, viene osservato, è stata eterogenea tra macro-aree e regioni italiane. Altrettanto favorevole al Sud, viene riferito, si è mostrata la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del +2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%.
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