Genova, 4 giu. (LaPresse) – “Non vi preoccupate, anche oggi, come facciamo ormai da nove anni, siamo qui per rimediare alle vostre incapacità, oggi più palesi che mai, di confrontarvi sui temi e sui progetti, non sui pregiudizi. E anche oggi – prosegue Toti – vi dimostreremo che siamo in grado di assumerci, davanti agli elettori, le responsabilità che voi non siete stati in grado di fare proprie”. E’ il testo della lettera scritta dal governatore ligure – sospeso – Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio, consegnata e letta oggi in aula del Consiglio regionale dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano, nel giorno in cui si discute la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Toti si rivolge alle opposizioni e dice loro: “ci assumeremo le nostre responsabilità grazie all’impegno di questa maggioranza, della giunta e in particolare del presidente ad interim Alessandro Piana, a cui va la mia grande riconoscenza per come sta portando avanti con grande impegno il grande lavoro iniziato insieme tanti anni fa”. “La vostra Liguria – ribadisce il governatore nella lettera – era una entità geografica, non una realtà amministrativa. La vostra Liguria era una terra in ombra, felice di stare un passo indietro, nella speranza che scomparendo dalla mappa della politica scomparisse anche la mediocrità della sua classe dirigente. La vostra Liguria era una Regione in cui l’ambizione era una colpa, il merito qualcosa da nascondere, per evitare spiacevoli confronti, l’appiattimento una virtù, l’impresa privata non una risorsa, ma un simbolo di egoismo, oddio, forse non proprio tutte. Una Liguria dove ‘voler fare’ era un peccato, l’inconcludente dibattito in sezione un surrogato del dovere di scegliere. Oggi la Liguria è qualcosa di altro e lo rivendichiamo con maggiore orgoglio che mai. Oggi la Liguria è un modello di capacità di scelta, di attrazione degli investimenti, di velocità di realizzazione”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata