Parlano gli attivisti che domenica hanno reso omaggio a Milano all'oppositore russo morto in carcere
“Ha ragione il Ministro dell’Interno a dire che l’identificazione delle persone rientri nelle facoltà della Polizia e infatti tutti i presenti hanno dato i documenti (fotografati uno a uno) e fornito l’indirizzo di casa come richiesto. La domanda è perché?”. È quanto si legge in un post su Facebook dell’associazione Annaviva, che aggiunge: “In effetti come abbiamo fatto a non pensarci, i fiori sotto una targa per commemorare un defunto sono sempre un atto sovversivo e di grande disturbo dell’ordine pubblico. Si tratterà forse di allergia?”.
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