Roma, 22 nov. (LaPresse) – La procura di Venezia, dopo l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne assassinata dall’ex fidanzato, potrebbe inserire l’aggravante della crudeltà nel capo d’accusa contestato a Filippo Turetta. Lo apprende l’agenzia LaPresse da fonti giudiziarie. Anche se non dovesse configurarsi l’aggravante della premeditazione, rimarrebbe comunque in piedi quella specifica della crudeltà, per le modalità con cui sarebbe stata uccisa e per come, il presunto assassino avrebbe infierito sulla ragazza. Giulia sarebbe morta dopo una lunga agonia.

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