Il blocco rappresenta ora circa il 40% della popolazione mondiale e un quarto del pil globale

Si allarga il gruppo dei Brics, composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, con l’ingresso di altri sei Paesi. “Abbiamo deciso di invitare la Repubblica Argentina, la Repubblica Araba d’Egitto, la Repubblica Federale Democratica dell’Etiopia, la Repubblica Islamica dell’Iran, il Regno dell’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti a diventare membri a pieno titolo dei Brics dal 1° gennaio 2024″, ha annunciato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.

“Visione condivisa per un mondo migliore”

“I Brics – ha ricordato Ramaphosa – .sono un gruppo eterogeneo di nazioni. Si tratta di un partenariato paritario tra paesi che hanno punti di vista diversi ma una visione condivisa per un mondo migliore. Come cinque membri dei Brics, abbiamo raggiunto un accordo sui principi guida, gli standard, i criteri e le procedure del processo di espansione” del gruppo delle economie emergenti. “Abbiamo raggiunto un consenso sulla prima fase di questo processo di espansione”, ha sottolineato. 

Il gruppo contribuisce a un quarto del Pil mondiale

È la seconda volta che i Brics decidono di espandersi. Il blocco è stato formato nel 2009 da Brasile, Russia, India e Cina. Nel 2010 si è aggiunto il Sudafrica. Il blocco Brics rappresenta circa il 40% della popolazione mondiale e contribuisce per oltre un quarto al Pil globale. Presenti all’annuncio di Ramaphosa, che si è tenuto durante il vertice Brics di Johannesburg, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente cinese Xi Jinping, e per la Russia il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov. Il presidente russo Vladimir Putin partecipa al vertice in videoconferenza, dopo che la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti a marzo.

Xi: “Evento storico”

La decisione di “espandere il numero dei membri” del gruppo dei Brics è un evento “storico” e “mostra la determinazione dei paesi Brics per l’unità e lo sviluppo”. Lo dice il leader cinese Xi Jinping. 

Iran: “Conquista strategica per politica estera”

“La Repubblica Islamica dell’Iran è diventata un membro dei Brics. La piena adesione al gruppo delle economie emergenti del mondo è uno sviluppo di portata storica e una conquista strategica per la politica estera della Repubblica islamica”. Lo scrive su X Mohammad Jamshidi, vice capo dello staff per gli affari politici della presidenza iraniana, confermando ufficialmente la piena adesione di Teheran al gruppo delle economie emergenti. In un altro messaggio su X il leader degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, ha accolto con favore l’annuncio dei Brics di includere il Paese in “questo importante gruppo”. “Attendiamo con impazienza un impegno continuo di cooperazione per la prosperità, la dignità e il beneficio di tutte le nazioni e le persone in tutto il mondo”, ha aggiunto.

La presenza di Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti nella stessa organizzazione economica o politica sarebbe stata impensabile negli ultimi anni, a causa delle crescenti tensioni a seguito del crollo dell’accordo sul nucleare di Teheran del 2015 e di una serie di attacchi attribuiti al Paese da allora. Ma gli Emirati Arabi Uniti sono stati i primi a impegnarsi nuovamente a livello diplomatico con l’Iran e a marzo i due Paesi hanno comunicato di avere raggiunto una distensione nei rapporti con la mediazione cinese. Sia l’Arabia Saudita che gli Emirati Arabi Uniti hanno mantenuto rapporti con la Russia anche con il conflitto in Ucraina in corso. La Cina dal canto suo ha cercato di stringere relazioni più forti con tutte e tre le nazioni, in particolare con l’Iran, da cui ha iniziato a importare petrolio dopo il crollo dell’accordo nucleare.

Putin: “Brics non competono e non si oppongono a nessuno”

“Voglio sottolineare che i Brics non competono con nessuno, non si oppongono a nessuno, ma è anche ovvio che questo processo oggettivo, il processo di creazione di un nuovo ordine mondiale, ha ancora oppositori inconciliabili che cercano di rallentare questo processo, per frenare la formazione di nuovi centri indipendenti di sviluppo e influenza nel mondo”. Lo dice il presidente russo, Vladimir Putin, intervenuto al summit dei Brics, stando a quanto riporta Ria Novosti. Il presidente russo ha poi osservato che i paesi Brics sostengono la formazione di un ordine mondiale multipolare e la preservazione della diversità dei confini culturali nazionali.

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