Il costo del denaro sale ai livelli più alti dal 2001. Powell: "Fortemente impegnati per l'inflazione al 2%"
La Federal Reserve, la banca centrale americana, ha annunciato l’aumento della fascia obiettivo per i Fed Funds di 25 punti, che passa al 5,25%-5,5% dal precedente 5%-5,25% di maggio, dopo che la Fed aveva lasciato fermi i tassi a giugno. Si tratta dell’undicesimo rialzo dei tassi in dodici riunioni nell’arco di quasi un anno e mezzo, che porta il costo del denaro negli Usa ai livelli più alti dal 2001.
Powell: “Fortemente impegnati per inflazione al 2%”
“Rimaniamo concentrati sul nostro duplice mandato di promuovere la massima occupazione e prezzi stabili per il popolo americano. Comprendiamo i disagi che l’alta inflazione sta causando e rimaniamo fortemente impegnati a riportare l’inflazione al di sotto del nostro obiettivo del 2%. La stabilità dei prezzi è una responsabilità della Federal Reserve. Senza stabilità dei prezzi l’economia non funziona per nessuno”, ha commentato il presidente della Fed, Jerome Powell, in conferenza stampa dopo la riunione.
Powell: “Non più prevista recessione nel 2023”
Il numero uno di Eccles Building ha però anche detto che, nonostante gli aumenti del costo del denaro, la banca centrale americana non prevede più una recessione per il 2023. “Nelle previsioni dello staff è previsto un sensibile rallentamento della crescita a partire dalla fine dell’anno. Ma vista la tenuta dell’economia negli ultimi tempi, non si prevede più una recessione“, ha detto Powell. “La mia opinione è sempre stata che abbiamo una possibilità. E la mia ipotesi di base è che saremo in grado di riportare l’inflazione verso il nostro obiettivo senza che si verifichi il tipo di svolta negativa davvero significativa, che si traduce in alti livelli di perdita di posti di lavoro, che abbiamo visto in alcuni casi passati”, ha spiegato Powell. “Molti casi passati di inasprimento assomigliano al nostro. Questa è stata la mia opinione e continua ad esserlo. Credo che sia coerente con quello che vedo oggi. Ma la strada è ancora lunga. E c’è ancora molto da fare perché ciò accada“.
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