Gli Stati Uniti avevano finora opposto resistenza temendo danni indiscriminati ai civili
Gli Stati Uniti dovrebbero annunciare la fornitura di munizioni a grappolo all’Ucraina. Lo scrive il New York Times che cita un alto funzionario dell’amministrazione Biden. L’Ucraina da tempo chiede di essere rifornita con questo tipo di armamento, vietato da molti Paesi del mondo, ma gli Stati Uniti hanno sinora opposto resistenza, temendo che l’uso di munizioni a grappolo possa provocare danni ai civili in modo indiscriminato. Secondo Kiev queste armi potrebbero aiutare l’esercito ucraino nella controffensiva, contendendo di colpire con maggiore efficacia le posizioni russe e di colmare il gap in termini di uomini e di artiglieria. Dopo mesi di esitazioni, dunque, i funzionari americani avrebbero quindi optato per un cambio di rotta. Alla fine di giugno, ricorda il New York Times, la vicesegretaria della Difesa per la Russia, l’Ucraina e l’Eurasia, Laura Cooper, aveva spiegato che il Pentagono riteneva che le munizioni a grappolo sarebbero state utili alle truppe ucraine.
Mosca: passo verso escalation
La fornitura da parte degli Stati Uniti di munizioni a grappolo all’Ucraina è “un altro passo verso l’escalation“. Lo ha detto l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya. Lo riporta Ria Novosti.
La conferma della Casa Bianca
Gli Stati Uniti stanno valutando la fornitura di bombe a grappolo all’Ucraina, ha confermato il vice portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates. “Stiamo valutando la cosa con attenzione“, ha detto Bates parlando con i cronisti.
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