Milano, 29 dic. (LaPresse) – “Da un lato c’è l’iter parlamentare, con il disegno di legge di iniziativa governativa di attuazione dell’autonomia differenziata, che confido – aggiunge – verrà approvato rapidamente dal Consiglio dei ministri per poi approdare in Parlamento. Ricordo che tale testo recepisce i contenuti del documento approvato all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni; nel testo sono state introdotte anche riflessioni nate dal primo confronto in Parlamento e con gli altri interlocutori. Dall’altro lato c’è la cabina di regia, costituita con la legge di bilancio per il 2023 per predisporre i Dpcm che definiranno i livelli essenziali delle prestazioni e i relativi costi e fabbisogni standard, d’intesa con la Conferenza Unificata e con il parere parlamentare. Una volta definito il tutto, sarà la volta delle varie intese con le singole Regioni che abbiano richiesto l’attribuzione di forme e condizioni particolari di autonomia. Anche le intese passeranno dall’approvazione delle Camere. In sostanza viene garantito un iter chiaro e trasparente che coinvolge il Parlamento e le Regioni interessate, nel solco tracciato dalla Costituzione e nel rispetto dei principi di sussidiarietà e solidarietà in un quadro di coesione nazionale. I treni per rinnovare il nostro Paese in una moderna ottica federale sono ufficialmente pronti a partire”, conclude Calderoli.
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