Bruxelles, 2 dic. (LaPresse) – “La tassonomia deve veramente guardare avanti. Io non sono d’accordo quando sento dire che si debbano escludere il nuovo nucleare o altre forme di tecnologia. Non mi riferisco ovviamente al vecchio nucleare, sia chiaro: prima, seconda e terza generazione in questo momento non le considero tecnologia nuove. Ma credo che, per il futuro dei nostri figli e nipoti, gli small modular reactors e soprattutto la fusione non possano essere fuori da un piano di visione, perché noi stiamo pensando a un futuro energetico molto più avanti che al 2030. Al 2030 la strada è segnata, sicuramente”. Lo ha detto il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel suo intervento al Consiglio Ue Energia a Bruxelles.

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